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Scarica versione stampabile Deliberazione Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale

Bur n. 106 del 08 novembre 2016


Materia: Consiglio regionale

Deliberazione dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale n. 60 del 15 settembre 2016

"Centro diritti della persona in Mestre" - adeguamento delle misure di razionalizzazione logistica.

Premesso che, ai sensi della legge regionale n. 37 del 24 dicembre 2013, in attuazione dell’articolo 63 dello Statuto, è stato istituito il Garante regionale dei diritti della persona, di seguito Garante, organo monocratico che esercita le funzioni attribuite in piena autonomia e indipendenza di giudizio e valutazione, senza essere soggetto ad alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale.

Ai sensi della predetta legge regionale, il Garante garantisce in ambito regionale, secondo procedure non giurisdizionali di promozione, di protezione e di mediazione, i diritti delle persone fisiche e giuridiche verso le pubbliche amministrazioni e nei confronti di gestori di servizi pubblici, promuove, protegge e facilita il perseguimento dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, promuove, protegge e facilita il perseguimento dei diritti delle persone private della libertà personale.

Il Garante succede, ai sensi degli articoli 17 e 19 della predetta legge regionale, sia al Difensore Civico, di cui alla abrogata legge regionale n. 28/88, sia all’Ufficio di protezione e pubblica tutela dei minori, di cui alla abrogata legge regionale n. 42/88 (il quale, fino all’insediamento del Garante, svolgeva anche le funzioni di garanzia per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale).

AI sensi della legge regionale n. 37/2013, il Garante è stato nominato dal Consiglio regionale in data 11 marzo 2015 e si è insediato con l’inizio della X Legislatura, in data 15 giugno 2015.

La legge regionale n. 18 del 10 agosto 2001, al fine di assicurare a livello territoriale regionale le necessarie funzioni di governo, di garanzia e di controllo in tema di comunicazioni, ha istituito presso il Consiglio regionale il Comitato regionale per le comunicazioni, di seguito denominato Comitato. Il Comitato è organo di consulenza e di gestione della Regione e di controllo in materia di comunicazioni ed è altresì organo funzionale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, di seguito denominata Autorità.

Il Corecom, ai sensi della predetta legge regionale n. 18/2001, oltre alle funzioni proprie, di cui all’articolo 11 della medesima legge regionale è titolare altresì, ai sensi del successivo articolo 12, di funzioni delegate dall’AGCOM, di governo, di garanzia e di controllo di rilevanza locale del sistema delle comunicazioni, ai sensi dell'articolo 1, comma 13, della legge 31 luglio 1997, n. 249 e del Regolamento adottato dall'Autorità con deliberazione n. 53 del 28 aprile 1999.

Le funzioni sono delegate al Comitato mediante la stipula di apposite convenzioni nelle quali sono specificate le funzioni delegate nonché le risorse assegnate per provvedere al loro esercizio.

In considerazione delle delicate loro funzioni di garanzia e controllo, ai predetti organi occorre assicurare adeguati livelli di indipendenza sia dal sistema politico istituzionale che dal sistema degli interessi di settore.

In tale contesto istituzionale, l’Ufficio di presidenza, con deliberazione n. 46 del 18 ottobre 2012, ha quindi disposto a suo tempo la costituzione di un unico centro logistico, individuato in terraferma e denominato “Centro diritti della persona”, onde garantire il facile ed unitario accesso dei cittadini che si sarebbero rivolti al Garante regionale dei diritti della persona come al Corecom.

Con la medesima citata deliberazione, l’Ufficio di presidenza ha demandato al Segretario generale quanto necessario per la locazione passiva dell’immobile sito in Mestre, Via Brenta Vecchia, da adibire a sede del nominato “Centro dei diritti della persona”.

Con propri decreti n. 24 del 17 dicembre 2012 e n. 4 del 28 febbraio 2013, il Segretario generale ha approvato gli schemi di contratti rispettivamente per il rinnovo del contratto di locazione dei locali, già in uso al Difensore Civico, da adibire a sede del “Centro dei diritti della persona”, siti in Mestre, Via Brenta Vecchia, 8 e per l’integrazione dello stesso contratto, in relazione agli attigui locali siti in Mestre, con accesso da Via Poerio, 38.

I relativi contratti sono stati stipulati rispettivamente il 17 dicembre 2012, con scadenza al 19 novembre 2018 e il 28 febbraio 2013, con scadenza il 28 febbraio 2019 con la proprietaria Società Polymnia Venezia srl.

In tal modo, si è compiuto l’intervento di razionalizzazione logistica stabilito dalla citata deliberazione n. 46/2012 dell’Ufficio di presidenza, che ha consentito di concentrare, in un unico polo logistico, data la specifica attività di garanzia e tutela dei cittadini degli organi in questione, assicurando loro, anche sotto il profilo logistico, particolare autonomia garanzia della loro indipendenza dal contesto politico istituzionale, garantendo al contempo il facile ed unitario accesso dei cittadini.

Tuttavia, occorre evidenziare che quanto a suo tempo definito dall’Ufficio di presidenza con la citata deliberazione n. 46/2012, era riferito a un contesto istituzionale in cui le funzioni esercitate dall’organo cui è succeduto il Garante riguardavano solo la difesa civica, mentre il Garante esercita, ai sensi della legge regionale n. 37/2013 anche le funzioni in tema di tutela di minori e di garanzia nei confronti delle persone ristrette nella libertà personale.

Inoltre nel contesto istituzionale e politico della trascorsa IX Legislatura, Il Consiglio regionale non aveva preso in considerazione l’opportunità dell’acquisizione di nuove funzioni e compiti delegati al Corecom da parte dell’AGCOM.

Il Garante ha in effetti più volte manifestato e confermato l’effettiva esigenza funzionale e organizzativa della permanenza della sua sede logistica presso il citato polo dei diritti della persona, nonché la necessità di acquisire ulteriori idonei spazi per la collocazione del personale necessario per lo svolgimento delle proprie suddette funzioni, come del resto rappresentato con proprie note del 09 dicembre 2015 prot. 28121 e 18315 del 28 luglio 2016.

Per quanto riguarda il Corecom, già con l’avvio della decima legislatura è stata positivamente valutata l’opportunità dell’acquisizione delle cd seconde deleghe da parte dell’AGCOM, come peraltro risulta dall’ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale con propria deliberazione n. 3 del 12 gennaio 2016, che comportando l’assunzione di nuovi importanti compiti e funzioni (per esempio, la definizione delle controversie tra operatori e utenti di telecomunicazioni, la tenuta del registro degli operatori della comunicazione) ha impegnato il Presidente del Consiglio regionale e il Presidente della Giunta regionale a precostituire, in termini di dotazione finanziaria, organica e strumentale , le condizioni idonee al conferimento al Corecom delle ulteriori funzioni delegate da parte dell’AGCOM. Ciò comporta anche la necessità di acquisire ulteriori idonei spazi per la collocazione del personale direttivo e di concetto necessario per lo svolgimento delle predette nuove funzioni oggetto di delega da parte dell’AGCOM.

Il descritto notevole mutamento del contesto politico istituzionale delle funzioni degli organi in questione, rispetto a quello in cui l’Ufficio di presidenza ha assunto le descritte misure di razionalizzazione logistica di cui alla citata deliberazione n. 46/2012, determina la necessità di provvedere ora ad adeguare le stesse in funzione delle ulteriori e assai più ampie funzioni e compiti in capo ai predetti organi di garanzia e controllo.

Gli spazi a disposizione degli organi in questione, alla luce delle indicate necessità espansive di funzioni e compiti di entrambi, risultano infatti insufficienti e inadeguati, sicchè si rende necessario adottare misure integrative di razionalizzazione logistica.

Al riguardo, il locatore degli immobili costituenti il Centro dei diritti della persona, Società Polymnia Venezia Srl, dispone di una piccola unità immobiliare, adiacente a quelle già locate dal Consiglio e con le medesime caratteristiche delle stesse, quale risulta dall’allegato A) alla presente deliberazione, di cui ha manifestato la disponibilità a concedere in locazione al Consiglio regionale, alle stesse condizioni e termini di cui al citato contratto del 17 dicembre 2012, mediante integrazione del medesimo contratto, con impegno a rendere comunicanti le predette unità, con oneri a proprio carico, garantendone quindi la piena fruibilità e funzionalità operativa.

La prospettata soluzione logistica, pur con un modesto ampliamento degli attuali spazi mediante integrazione con spazi adiacenti collegabili, risponde alle riconosciute esigenze funzionali degli organi in questione e risulta certamente la più conveniente sia dal punto di vista economico che organizzativo che funzionale, per giunta senza pregiudizio della possibilità di eventuali nuove scelte logistiche alle previste scadenze contrattuali, tenuto conto sia dell’esigenza che gli organi in questione possano rimanere in sedi facilmente agibili da parte dei cittadini, sia del gradimento manifestato dagli organi interessati in tal senso, sia dall’incidenza dei costi di trasferimento degli organi stessi in sedi comunque meno funzionali alle esigenze degli stessi e degli utenti potenzialmente interessati.

Sotto il profilo della spesa, la proposta della Società appare conveniente, poiché il canone al mq. è uguale al canone del contratto di locazione stipulato il 17 dicembre 2012, a suo tempo già ridotto del 15%, ai sensi dell’articolo 3 del D.L. n. 95/2012 conv. in legge n. 135/2012, in sede di rinnovo del contratto di locazione stesso, e del tutto in linea con i parametri indicati dall’Agenzia del Territorio (da 7 a 14 euro/mq/mese) per i locali di detta tipologia e caratteristiche.

L’adeguamento, nei termini qui indicati, rappresenta una ottimizzazione in via integrativa delle originarie misure di razionalizzazione logistica della sede del Centro dei diritti della persona, in funzione del mutato contesto istituzionale, consentendo quindi di soddisfare le esigenze emerse in maniera efficace, efficiente ed economica.

Si ritiene pertanto opportuno e conveniente autorizzare il Dirigente capo del servizio affari generali a stipulare con la proprietà l’integrazione contrattuale del contratto di locazione del 17 dicembre 2012, con riferimento alla unità immobiliare contigua di cui all’allegato a) alla presente deliberazione, nei medesimi condizioni e termini del predetto contratto, assumendo come limite massimo di spesa per il canone di locazione annuo riferito a tale unità immobiliare l’importo di euro 17.206,80, oltre IVA e oneri condominiali da determinarsi a cura del competente Dirigente.

Pertanto, a modifica della deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 124 del 28 novembre 2013, in relazione all’autorizzata estensione della locazione di cui alla presente deliberazione, gli spazi del Centro dei diritti della persona siti in Mestre, Via Brenta Vecchia e Via Poerio, 38, sono assegnati rispettivamente al Garante e al Corecom, secondo quanto previsto dall’allegato 2) alla presente deliberazione.

Tutto ciò premesso, il Relatore propone di sottoporre all’approvazione dell’Ufficio di presidenza il seguente provvedimento.

L'UFFICIO DI PRESIDENZA

-     udito il Relatore, il quale dà atto che il Servizio competente ha dichiarato che la pratica è stata regolarmente istruita con l'osservanza delle norme regionali e statali in materia;

-     vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 46 del 18 ottobre 2012;
-     visti i decreti del Segretario generale n. 24 del 17 dicembre 2012 e n. 4 del 28 febbraio 2013;
-     Visti i contratti di locazione stipulati il 17 dicembre 2012 e il 28 febbraio 2013;
-     Vista la deliberazione dell’Ufficio di presidenza n. 124 del 28/11/2013;
-     Vista la proposta del locatore;
-     Vista la relazione tecnica;
-     Visto l’articolo 3 del D.L. 95/2012 conv. in L. 135/2012;
-     Visto l’articolo 17 lettera c) della L.R. 47/2012;
-     a voti unanimi e palesi;

delibera

  1. di approvare quale parte integrante e sostanziale del presente atto quanto riportato in premessa;
  2. di approvare l’adeguamento delle misure di razionalizzazione logistica relativamente alla sede del Consiglio regionale del Centro dei diritti della persona, disposte con deliberazione n. 46 del 18/10/2012, quali descritte in premessa;
  3. di demandare al Dirigente Capo Servizi Affari Generali i provvedimenti e ogni adempimento per l’integrazione del contratto di locazione passiva del 17/12/2012 adibito a sede del “Centro dei diritti della persona”, secondo quanto segue:
    1. i locali oggetto di integrazione contrattuale sono quelli individuati nell’allegato A) al presente provvedimento;
    2. il canone di locazione massimo per detti locali è quantificato in euro 17.206,80, annui più IVA, oltre oneri condominiali quantificabili in euro 3.500,00 annui;
    3. il dirigente capo servizi affari generali è autorizzato a stipulare l’integrazione del contratto di locazione del 17/12/2012, nei medesimi termini e condizioni di quest’ultimo;
    4. il dirigente capo servizio affari generali provvederà a quanto necessario per i necessari adeguamenti logistici, strumentali e organizzativi conseguenti;
  4. di stabilire che, in relazione all’esecuzione del presente provvedimento, gli spazi della sede del “Centro dei diritti della persona” saranno assegnati rispettivamente al Corecom e al Garante, secondo quanto stabilito nell’allegato B) al presente provvedimento;
  5. di stabilire che alla spesa complessiva per l’estensione contrattuale per il periodo 1°ottobre 2016 - 19 novembre 2018 di euro 53.066,64 si farà fronte con prelievo dal fondo di riserva per spese impreviste;
  6. di approvare, nel rispetto delle modalità previste dall’articolo 51 del D. Lgs. 118/2011, le variazioni al bilancio di previsione finanziario 2016-2017-2018 come da Allegato C, che forma parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
  7. di pubblicare nel BURVET la presente deliberazione in forma integrale, ad esclusione degli allegati, a cura della Segreteria generale.

Allegati (omissis)

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