Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Decreto

Bur n. 61 del 05 maggio 2023


Materia: Turismo

Decreto DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE TURISMO n. 117 del 24 aprile 2023

Manifestazione di interesse per l'affidamento del servizio di "Completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC". CUP H11G22000300001. Approvazione elenco operatori economici.

Note per la trasparenza

Con il presente provvedimento la Direzione Turismo - U.O Strategia regionale della Biodiversità e dei Parchi approva l'elenco degli operatori economici che hanno aderito alla manifestazione di interesse per procedere all'affidamento del servizio finalizzato al "Completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC", finalizzato alla chiusura della procedura di infrazione complementare n. 2015/2163.

Il Direttore


PREMESSO CHE:

la Direttiva 79/409/CEE, detta “Uccelli”, ora sostituita integralmente dalla versione codificata della Direttiva 2009/147/CE, e la Direttiva 92/43/CEE, detta “Habitat”, sono gli strumenti individuati dalla Commissione europea per assicurare la salvaguardia della diversità biologica in Europa attraverso, rispettivamente, la conservazione degli uccelli selvatici e la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche;

per realizzare gli obiettivi di conservazione della biodiversità in Europa la Commissione europea ha assegnato agli Stati membri non solo il dovere di garantire lo stato di conservazione degli habitat e delle specie elencate negli allegati alle due direttive, anche attraverso la costituzione di una rete ecologica europea coerente di zone speciali di conservazione, denominata “Natura 2000”, ma anche di monitorare periodicamente lo stato di salute di specie e habitat, per poi trasmetterne i dati relativi in un report completo, ogni sei anni, alla stessa Commissione europea;

la Direttiva "Habitat" è stata recepita in Italia con il D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, modificato ed integrato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120, il quale disciplina l'approvazione da parte delle Regioni di opportune Misure di Conservazione necessarie, che prevedano all'occorrenza appropriati Piani di Gestione, che siano conformi alle esigenze ecologiche dei tipi di habitat naturali di cui all'allegato A e delle specie di cui all'allegato B del citato Decreto, presenti nei siti, sulla base di linee guida ministeriali per la gestione delle aree della rete "Natura 2000" (art. 4);

con Decreto n. 184 del 17 ottobre 2007 il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha fornito i "Criteri minimi uniformi per la definizione di Misure di Conservazione relative a Zone speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione speciale (ZPS)" da attuare da parte delle Regioni e delle province autonome;

con lettera del 22 aprile 2013 (nel quadro dell'indagine EU-PILOT 4999/13/ENVI) la Commissione europea ha chiesto alle Autorità italiane di fornire informazioni sulle misure adottate per conformarsi all'art. 4, paragrafo 4 e art. 6 paragrafo 1 della Direttiva Habitat, in particolare in riferimento alla procedura di designazione dei SIC come ZSC e in relazione allo stato di predisposizione delle Misure di Conservazione dei siti, comunicando che l'eventuale mancato rispetto di tale obbligo comportava l'avvio di una procedura di infrazione ai sensi dell'art. 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea nei confronti dello Stato Italiano;

successivamente, il 23 ottobre 2015, la Commissione europea ha inviato una nota alle Autorità italiane, inoltrata alle Regioni e Provincie Autonome con nota prot. reg. n. 0020714 del 23 ottobre 2015, comunicando la violazione della Direttiva Habitat n. 92/43/CEE (procedura di infrazione 2015/2163) a causa sia della mancata designazione delle Zone Speciali di Conservazione, sia della mancata approvazione delle Misure di Conservazione per tutto il territorio nazionale;

nel Veneto sono presenti 130 siti Natura 2000, ripartiti fra due regioni biogeografiche alpina e continentale; 104 siti sono stati designati come ZSC con tre recenti decreti del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare (DM 27/7/18, DM 10/5/19, DM 20/6/19) e 67 siti sono stati designati come ZPS;

con DGR n. 1761 del 1 dicembre 2015 la Giunta regionale ha disciplinato il procedimento per l'adozione e l'approvazione delle Misure di Conservazione per i siti Rete Natura 2000, al fine della designazione delle Zone Speciali di Conservazione, come previsto all'art. 4, co. 4, della Direttiva Habitat 92/43/CEE;

con DGR n. 364 del 24 marzo 2016, la Giunta regionale ha adottato le Misure di Conservazione per i siti Rete Natura 2000, al fine della designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC), secondo l’articolo. 4, comma 4, della Direttiva 92/43/CEE;

con DGR n. 786 del 27 maggio 2016 la Giunta regionale ha approvato le Misure di Conservazione per le Zone Speciali di Conservazione (ZSC) sia per l'Ambito Biogeografico Alpino contenute nell'Allegato A, sia per l'Ambito Biogeografico Continentale contenute nell'Allegato B, come previsto all'art. 4, co. 4, della Direttiva 92/43/CEE, successivamente modificate ed integrate dalla DGR n. 1331 del 16 agosto 2017;

con nota C(2019)537 del 25 gennaio 2019 la Commissione europea ha notificato la messa in mora complementare relativa alla Procedura di Infrazione 2015/2163, imputando alle Autorità italiane, tra l’altro, la scarsa attuazione delle misure di conservazione necessarie al mantenimento degli habitat naturali di cui all'allegato I e delle specie di cui all'allegato II presenti nei siti Natura 2000 in uno stato di conservazione soddisfacente;

per la risoluzione della messa in mora il Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) ha ritenuto necessario individuare una metodologia univoca, da proporre alle Regioni e Province Autonome, capace di assicurare la formulazione di obiettivi di conservazione rispondenti alle specifiche richieste della Commissione eurpea e di mettere in evidenza il legame funzionale con le misure di conservazione stabilite;

tale proposta è stata oggetto di una serie di incontri bilaterali tra Ministero e Commissione europea, e si è concretizzata con la redazione di un “format” a supporto di tale attività, che è stato condiviso in videoconferenza con le Regioni il 23 novembre 2021 e inviato con mail il 7 dicembre 2021;

nella riunione “Pacchetto Ambiente” di maggio 2021 il MiTE ha preso l’impegno con la Commissione europea di completare, entro la fine del 2023, il lavoro tecnico di compilazione dei Format su obiettivi e misure di conservazione in corso da parte delle Regioni e Province Autonome, al fine di favorire la chiusura del contenzioso comunitario e contribuire agli obiettivi della Nuova Strategia Europea per la Biodiversità e ad assicurare un miglioramento e un ripristino dello stato di conservazione delle specie e degli habitat protetti;

con nota prot. reg. n. 582507 del 14.12.2021 il MiTE ha comunicato alla Regione del Veneto la volontà di finanziare le seguenti attività:

a) ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione associate, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dalla Direzione Generale del MiTE con relativa compilazione del format predisposto a tale scopo nonché il caricamento degli stessi sulla Banca dati gestionale;

b) incontri dedicati agli Enti Gestori delegati dalle amministrazioni alla gestione dei siti Natura 2000;

al fine di addivenire alla risoluzione della messa in mora complementare alla “Procedura di infrazione 2015/2163” assegnandole un finanziamento di 82.660,82 €;

con DGR n. 1429 del 11.11.2022 la Giunta regionale ha approvato l’accordo di collaborazione tra la Regione del Veneto e l'Università degli Studi di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) per la ridefinizione degli obiettivi e relative misure di conservazione di 20 ZSC del Veneto, mediante l'applicazione della metodologia messa a punto dal MiTE;

con nota acquisita al protocollo reg. n. 532146 del 16.11.2022 il MASE (ex MiTE) ha comunicato il conferimento di un ulteriore finanziamento straordinario di 130.000,00 € al fine di completare le seguenti attività per le rimanenti ZSC:

a) completamento del lavoro di ridefinizione degli obiettivi e delle misure di conservazione ad essi associate, mediante l’applicazione della metodologia messa a punto dalla Direzione Generale del MASE (ex MiTE) con relativa compilazione del format predisposto nonché il caricamento degli stessi sulla Banca dati di gestione;

b) realizzazione di azioni finalizzate a rafforzare la sensibilizzazione e la partecipazione attiva dei portatori di interesse, attraverso l’organizzazione di incontri dedicati agli Enti Gestori dei siti Natura 2000 per illustrare la metodologia messa a punto per l’identificazione degli “Obiettivi” e delle “Misure di Conservazione”;

c) acquisizione, laddove necessario per la compilazione del format di cui al punto a), di nuove conoscenze relative ad habitat e specie, attraverso rilievi di campo;

d) aggiornamento dei Formulari Standard, al fine di renderli coerenti con la ridefinizione degli obiettivi e delle misure di conservazione;

PRESO ATTO CHE:

con decreto n. 428 del 30.11.2022 il MASE ha provveduto a trasferire la somma di 130.000,00 € alla Regione del Veneto che è stata acquisita con le reversali nn. 59268 e 59267/2022 nel capitolo E101657 – “Assegnazione statale per la gestione di siti naturalistici di interesse comunitario”;

per lo svolgimento delle suddette attività ad alto tasso di specializzazione, e ai tempi molto ristretti, non è stato possibile avvalersi dell’apporto delle strutture e del personale regionale di ruolo e quindi si è ritenuto opportuno procedere all'affidamento esterno di dette attività;

con la DGR n. 55 del 26 gennaio 2023 “Approvazione del Programma biennale degli acquisti di Forniture e Servizi 2023-2024 dell'Amministrazione Regione del Veneto. DM 16 gennaio 2018, n. 14, art. 6.”, la Giunta regionale ha approvato l’acquisto del servizio per il “Completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC”, CUP H11G22000300001, assegnando il CUI S80007580279202300003 e CPV 90712400-5 - Servizi di pianificazione strategica per la gestione o conservazione delle risorse naturali” per un importo di 130.000,00 €;

con decreto n. 88 del 28.03.2023 il Direttore della Direzione Turismo ha avviato un’indagine di mercato esplorativa per la raccolta delle manifestazioni di interesse al fine di selezionare gli operatori economici da invitare alla richiesta di offerta per il servizio finalizzato al “Completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC”, stabilendo che tutti gli operatori economici che aderivano alla manifestazione entro il 19.04.2023 e in possesso dei requisiti generali e tecnici indicati nell’avviso (Allegato A) sarebbero stati invitati a proporre una offerta tecnica;

l’Avviso Pubblico relativo all’indagine di mercato esplorativa è stato pubblicato il 04.04.202, stabilendo come termine ultimo per l’adesione alla manifestazione di interesse il 19.04.2023;

RILEVATO che alla data di scadenza dell’avviso risultano pervenute in risposta all’indagine di mercato, 3 (tre) manifestazioni di interesse;

PRESO ATTO CHE:

le manifestazioni di interesse risultano pervenute entro i termini stabiliti dall’avviso debitamente sottoscritte;

gli operatori economici dichiarano ai sensi del DPR n. 445/2000 di essere in possesso dei requisiti generali di cui all’art. 80 del D. Lgs. n. 50/2016;

i servizi tecnici svolti negli ultimi tre anni a partire da gennaio 2020 aderiscono alle richieste tecniche indicate nell’avviso di manifestazione;

RITENUTO di procedere all’approvazione dell’elenco degli operatori economici (Allegato A) da invitare alla successiva RDO per affidare il servizio di “Completamento della definizione di obiettivi e misure di conservazione delle ZSC”;

PRESO ATTO che il Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell'art. 31 del D. Lgs. n. 50/2016 è il dott. Mauro Giovanni Viti, Direttore della Direzione Turismo;

VISTE:

  • la Legge n. 241 del 7 agosto 1990;
  • il D. Lgs. n. 33/2013, "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PP.AA.";
  • il D.L. n. 76/2020 convertito nella L. 120/2020;
  • la DGR n. 1939 del 28.10.2014 che approva il codice di comportamento dei dipendenti della Regione del Veneto;
  • la DGR n. 677/2013: Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni". Adempimenti”;
  • la DGR n. 1823/2019“Aggiornamento degli indirizzi operativi per la gestione delle procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto soglia comunitaria per le esigenze della Regione del Veneto. DGR
    n. 1475/2017. D. Lgs. n. 50/2016, D.L. 32/2019”;
  • la DGR n. 1004 del 21.07.2020 “Aggiornamento degli indirizzi operativi per la gestione delle procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori sotto soglia comunitaria per le esigenze della Regione del Veneto. D.G.R. n. 1823/2019, D. Lgs. n. 50/2016”;
  • le Linee Guida n. 4, di attuazione del D. Lgs. n. 50/2016, recanti "Procedure per l'affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici" aggiornate con delibera del Consiglio n. 2016 del 01.03.2018;

decreta

  1. di considerare le premesse quali parti integranti al presente atto;
  2. di approvare l’elenco degli Operatori Economici che hanno aderito alla manifestazione di interesse (Allegato A);
  3. di dare atto che è fatta salva, in ogni caso, la facoltà dell’Amministrazione di interrompere, revocare o annullare in qualsiasi momento il procedimento avviato, per ragioni di sua esclusiva competenza, senza che i soggetti richiedenti possano vantare alcuna pretesa;
  4. di dare atto che il Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell'art. 31 del D. Lgs. n. 50/2016 è il dott. Mauro Giovanni Viti, Direttore della Direzione Turismo;
  5. di informare che avverso il presente provvedimento può essere proposto ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale entro 60 giorni dall’avvenuta conoscenza ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni;
  6. di dare atto che il presente provvedimento è soggetto a pubblicazione ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs n. 33/2013 nella sezione “Amministrazione Trasparente”;
  7. di pubblicare il presente atto ai sensi dell'art. 29 del D. Lgs. n. 50/2016;
  8. di pubblicare il presente atto integralmente nel Bollettino ufficiale della Regione.

Mauro Giovanni Viti

(seguono allegati)

117_Allegato_DDR_117_24-04-2023_501655.pdf

Torna indietro