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Materia: Ambiente e beni ambientali
Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 38 del 15 marzo 2016
ITIRECYCLING S.r.l. - Centro di recupero apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse e ossidi metallici sito in Via Abruzzi n. 11, Schio (VI) - Comune di localizzazione: Schio (VI) - Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20 D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. n. 10/1999 e ss.mm.ii., DGR n. 575/2013). Rigetto dell'istanza di verifica di assoggettabilità.
Il presente provvedimento respinge l'istanza di verifica di assoggettabilità per il progetto di realizzazione di un centro di recupero apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse e ossidi metallici nel comune di Schio (VI) proposto da Itirecycling S.R.L..
Il Direttore
VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla ditta Itirecycling S.r.l., acquisita dagli Uffici del Settore VIA con prot. n. 218548 del 25/05/2015, relativa all’intervento in oggetto specificato;
CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di un centro di recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse e ossidi metallici, all’interno del territorio comunale di Schio;
PRESO ATTO che l’intervento rientra tra quelli indicati nell’All. IV alla parte II del D.Lgs. 152/2006, al n. 7 lett. z.a) z.b);
VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 ;
VISTA la L.R. n.10 del 26/05/1999;
VISTA la D.G.R. n. 575 del 03/05/2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 e sua contestuale revoca”;
PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento, e che l’avviso di avvenuto deposito è stato pubblicato sul sito web del Settore VIA il giorno 10/06/2015 ed a partire da tale data decorre l'avvio del procedimento, come comunicato dagli Uffici VIA al proponente con nota prot.n. 251180 del 17/06/2015;
VISTA la nota prot.n. 251180 del 17/06/2015 con la quale gli Uffici VIA hanno comunicato l’avvio del procedimento alla ditta Itirecycling S.r.l. e contestualmente al Comune di Schio;
PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006, non sono pervenute osservazioni;
CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 01/07/2015, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto;
CONSIDERATO che il gruppo Istruttorio ha ritenuto opportuno svolgere un sopralluogo in data 23/07/2015, con la partecipazione degli enti e dei soggetti interessati;
PRESO ATTO che la ditta Itirecycling S.r.l. ha chiesto la sospensione del procedimento al fine di produrre integrazioni e approfondimenti spontanei, con nota del 27/07/2015 trasmessa via PEC nella medesima data, acquisita dal Settore VIA con prot. n. 314923 del 31/07/2015;
PRESO ATTO che la Commissione V.I.A. nella seduta del 29/07/2015 ha accordato una sospensione pari a 60 giorni a partire dalla notifica della comunicazione.
PRESO ATTO che, oltre il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006, sono pervenute osservazioni espresse in data 15/09/2015 dal Servizio Ambiente del Comune di Schio, acquisite con prot.n. 376269 del 21/09/2015;
CONSIDERATO che nella documentazione depositata agli atti contestualmente all’istanza e nelle successive integrazioni risulta che:
Allo stato di fatto è presente un complesso di strutture che si compone di tre blocchi:
1. capannone artigianale 2. blocco uffici – servizi 3. tettoia in carpenteria metallica
Rispetto a tale situazione sono previsti i seguenti interventi:
Le modifiche saranno realizzate in ragione dell’organizzazione interna dell’impianto e dell’adeguamento del fabbricato alla normativa vigente in tema di antincendio, prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.
Non si prevedono interventi all’interno del settore ufficio e servizi presente nella porzione di fabbricato in prossimità dell’accesso carraio, se non la realizzazione di una porta interna per l’accesso ai servizi igienici. I locali, ufficio e servizi igienici, presenti risultano adeguati alle esigenze dell’attività.
Dal punto di vista delle acque di scarico non si prevedono modifiche, in quanto non viene modificato l’attuale assetto dei servizi interni al capannone.
CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di un centro di recupero delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (denominati RAEE) e di ossidi metallici, al fine di separare le parti recuperabili e recuperare energia elettrica dal syngas, prodotto applicando la tecnologia della pirogassificazione;
- in particolare l’impianto realizza in un unico processo:
1) la pirolisi di solidi organici di sintesi (polimeri organici, gomme, compositi) e di solidi organici naturali (legno, derivati della cellulosa, cuoio e residui proteici) con recupero dei solidi incombusti (metalli leggeri e non ferrosi, ossidi inorganici) in assenza di residui carboniosi; 2) la combustione dei prodotti organici della pirolisi in un post-combustore operante in condizioni variabili in funzione della natura dei solidi sottoposti a pirolisi, con eliminazione del particolato, dei solidi sospesi, ed ossidazione dei prodotti organici volatili presenti nell'effluente gassoso di pirolisi; 3) l’abbattimento di inquinanti gassosi dal gas di scarico, previo recupero energetico e riduzione della temperatura, per lavaggio in una torre a piatti, operante con circolazione forzata di soluzione acquosa satura di bicarbonato di sodio.
CONSIDERATO che la Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 06/10/2015 ha espresso parere per l’assoggettamento alla procedura di V.I.A. sul progetto in esame, per le motivazioni di seguito riportate:
La documentazione presentata risulta incompleta. Il progetto non comprende, o non ha considerato, tutti gli elementi necessari di Verifica di Assoggettabilità dell’intervento prospettato.
Per quanto riguarda lo Studio Preliminare Ambientale risulta che:
1. Il Quadro di riferimento Programmatico esamina in maniera sufficiente gli strumenti di pianificazione e di programmazione a livello regionale e comunale afferenti all’area d’intervento, non viene riportata l’analisi del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali.
2. Il Quadro di riferimento Progettuale non è riportato nell’elaborato C01 – Studio Preliminare Ambientale – Relazione tecnica ma le relative informazioni possono essere ricavate negli elaborati A01 – Progetto preliminare e A02 – Relazione tecnica specialistica. Lo stesso approfondisce in maniera esaustiva alcuni gli elementi progettuali.
3. il Quadro di Riferimento Ambientale non risulta adeguato alla normativa vigente, infatti fa riferimento al D.Lgs 133/2005 e non al D.lgs 152/2006 aggiornato secondo il D.Lgs 4 marzo 2014 n.46; non è stato redatto nel rispetto delle normative in materia e non approfondisce in maniera esaustiva alcuni delle componenti ambientali, infatti dalla documentazione presentata non risulta possibile valutare gli impatti ambientali correlati al progetto presentato, in particolare:
3.1 Il processo proposto di pirogassificazione non è stato adeguatamente sperimentato. 3.2 Non sono definite le caratteristiche chimiche del syngas prodotto e delle potenziali emissioni. 3.3 Non è escluso l’incenerimento di prodotti contenenti PVC o altre plastiche contenenti cloro. 3.4 Non sono valutate le interazioni tra l’impianto in continuo di pirogassificazione e quello in discontinuo, in particolare non è valutato il carico all’impianto di cogenerazione con l’uso contemporaneo dei due sistemi. 3.5 E’ citato un quarto processo di vetrificazione: “le ceneri vengono fuse in un forno a bacino alla temperatura di circa 1.200°C, dove si trasformano in una massa vetrosa; è prevista l’aggiunta eventuale di rottame di vetro (proveniente dai centri di trattamento del vetro o direttamente dalle vetrerie), al fine di rendere le sabbie un inerte non lisciviabile”, di tale processo non si conoscono: le quantità di materiale destinato alla vetrificazione, il combustibile utilizzato per il processo di vetrificazione, i sistemi di abbattimento dei fumi prodotti, infine non è prodotta alcuna evidenza che il composto vetrificato risulti un inerte. 3.6 Non è valutata la gestione di rifiuti pericolosi, in particolare di 19.01.17*,in una quantità di produzione stimata superiore alle 400 t/anno.
4. Inoltre non vengono riportate alternative progettuali.
In definitiva va preso atto delle numerose carenze motivazionali, descritte in precedenza, da parte della ditta che hanno portato il gruppo istruttorio verso una valutazione complessivamente negativa sull’istanza presentata.
Troppi sono infatti gli aspetti tecnici la cui sostanziale mancanza o insufficienza di chiarimenti, specie per quanto riguarda il progetto e le modalità di funzionamento dell’impianto, appaiono allo stato non superabili.
Tutto ciò premesso, si rileva anche la carenza di analisi del progetto in essere rispetto al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali.
VISTA la nota prot.n. 435451 del 28/10/2015 con la quale gli Uffici VIA hanno comunicato alla ditta Itirecycling S.r.l. ai sensi dell’art. 10-bis della L. 241/1990 e ss.mm.ii il parere della Commissione regionale V.I.A. e sono stati resi noti i termini per la presentazione di eventuali controdeduzioni;
VISTA la nota della ditta Itirecycling S.r.l. del 18/11/2015, acquisita agli atti con prot. n. 476714 del 23/11/2015, con la quale il proponente ha presentato controdeduzioni corredate dalle seguenti integrazioni documentali:
SENTITA la Commissione la quale, riunita nella seduta del 10/12/2015, con riferimento alle integrazioni della ditta contenute nella nota del 18/11/2015, ha espresso parere favorevole per il rigetto dell’istanza per carenza e imprecisione documentale con le seguenti motivazioni :
Nel progetto proposto in riduzione in risposta all’art. 10 bis delle L. 241/1990 e ss.mm.ii., si rileva che:
Rimangono, pertanto numerose carenze e imprecisioni documentali, anche in seguito alla riduzione del processo di pirogassificazione proposto all’interno della procedura di cui all’art. 10 bis della L.241/1990 e ss.mm.ii..
CONSIDERATO che nella seduta della Commissione Regionale VIA del 21/10/2015 è stato approvato il verbale della seduta del 06/10/2015;
CONSIDERATO che nella seduta della Commissione Regionale VIA del 23/12/2015 è stato approvato il verbale della seduta del 10/12/2015;
decreta
Luigi Masia
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