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Bur n. 113 del 01 dicembre 2015


Materia: Energia e industria

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 122 del 16 novembre 2015

ENERGIE COMUNI S.R.L. - Ripristino dell'impianto idroelettrico "Baldovin" - Comune di localizzazione: Lozzo di Cadore (BL) - Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. 10/1999 e ss.mm.ii., D.Lgs. 387/2003 e ss.mm.ii., DGR 575/2013 ) - (Prog. 27/2015). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizione.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A. con prescrizione il progetto di ripristino dell'impianto idroelettrico "Baldovin" in Comune di Lozzo di Cadore (BL), richiesto da Energie Comuni S.R.L..

Il Direttore

VISTA  l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata da Energie Comuni S.R.L., acquisita dagli Uffici del Settore VIA con prot. n.  199590 del 12/05/2015,  relativa all’intervento in oggetto specificato;

CONSIDERATOche il progetto prevede ilripristino dell’impianto idroelettrico “Baldovin” in Comune di Lozzo di Cadore;

PRESO ATTO che l’intervento rientra tra quelli indicati nell’All. IV alla parte II del D.Lgs. 152/2006, al n. 7 lett. o;

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 ;

VISTA la L.R. n.10 del 26/05/1999;

VISTA la D.G.R. n. 575 del 03/05/2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 e sua contestuale revoca”;

PRESO ATTO      che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento, e che l’avviso di avvenuto deposito è stato pubblicato sul sito web del Settore VIA il giorno 26/05/2015 ed a partire da tale data decorre l'avvio del procedimento, come comunicato dagli Uffici VIA alla ditta Energie Comuni S.R.L. con nota prot.n. 239387 del 10/06/2015;

VISTA  la nota prot.n. 239387 del 10/06/2015 con la quale gli Uffici VIA hanno comunicato l’avvio del procedimento alla ditta Energie Comuni S.R.L. e contestualmente al Comune di Lozzo di Cadore;

CONSIDERATO  che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 17/06/2015, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto;

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006, non sono pervenuti pareri o osservazioni;

CONSIDERATO  che la ditta Energie Comuni S.R.L. ha presentato le integrazioni, con nota acquisita dal Settore VIA con prot. n. 328781 del 11/08/2015;

CONSIDERATO nella documentazione depositata agli atti contestualmente all’istanza e nelle successive integrazioni risulta che:

  • l’intervento principale riguarda il potenziamento dell’impianto idroelettrico esistente con lo schema “ad acqua fluente”, che prevede la   realizzazione di alcune nuove opere.
  • l’incremento della portata derivata richiede la realizzazione di un nuovo manufatto di presa, che sostituirà quello esistente, severamente danneggiato dall’azione del trasporto solido e realizzato prevedendo l’utilizzo dell’invaso generato dalla piccola diga esistente.
  • l’attuale condotta forzata, sarà mantenuta ad eccezione di un tratto di lunghezza modesta, posto poco a monte della centrale.
  • l’opera di presa verrà installata dietro il paramento di una briglia esistente ed alta 8m circa, la cui influenza sull’onda di piena centenaria sarà minima, perché regolata dall’apertura della gàveta.
  • il sistema sghiaiatore-vasca di carico avrà dimensioni ridotte, intestandosi sull’argine sinistro, direttamente sulla roccia. Per la progettazione del nuovo impianto è stato necessario considerare l’utilizzo della briglia esistente non solo come opera di presa, ma con intenti turistico-naturalistici in quanto si viene a creare un bacino lacustre di indiscutibile effetto paesaggistico, da legarsi al percorso didattico esistente della Roggia dei Mulini. Allo stesso tempo l’invaso di capacità massima di circa 1.500 m3 potrà servire come riserva antincendio.
  • lo sbarramento sarà consolidato ove necessario e si apporteranno alla quota ed all’ampiezza del ciglio di sfioro le modifiche atte ad assicurare il transito della portata di piena in condizioni di sicurezza anche in caso di occlusione accidentale della luce di fondo.
  • si è optato per mantenere intatta l’officina esistente, che sarà destinata a scopi didattici e che sarà alimentata, all’occorrenza, dalla condotta esistente tramite una derivazione secondaria. In questo modo, sarà possibile costruire un percorso storico-naturalistico che dal centro abitato di Lozzo di Cadore, risalga verso la presa, ricostruendo il ciclo di utilizzo dell’acqua che veniva operato agli inizi del secolo scorso.
  • il nuovo macchinario di produzione sarà costituito da un gruppo con turbina tipo Banki e sarà alloggiato in un nuovo edificio, da realizzarsi in prossimità a quota 797 m s.m.m..
  • si manterrà intatta la condotta di derivazione, costituita da tre tronchi di diametro variabile da DN 500mm a DN 300mm, per una lunghezza complessiva di 662 m.
  • lo scarico dalla centrale sarà realizzato ex novo ed adeguato alla nuova posizione del macchinario ed alla maggiore portata derivata. Le acque provenienti dalla condotta in c.a. verranno restituite tramite un apposito manufatto.
  • la cabina verrà posizionata a circa 30 m di distanza dalla centrale di produzione, interessando terreni comunali. L’elettrodotto, della lunghezza complessiva di circa 320 m, connetterà l’impianto alla linea MT Enel esistente denominata “Pelos”.
  • il prelievo dal corso d'acqua sarà al massimo di 350 l/s. La potenza massima installata, risulta di 242 kW, mentre la potenza di concessione, è di 157 kW.
  • sotto il profilo della valutazione  degli effetti cumulativi il Rio Rin non rientra nella proposta di classificazione dei corpi idrici, acque interne superficiali, corsi d’acqua e laghi del Veneto, di cui alla DGR 1950/2013.
  • secondo i dati pregressi sulla qualità biologica di questo corso d’acqua è emerso che esso risulta in classe II ovvero “ambiente leggermente alterato”.
  • per quanto riguarda gli aspetti idromorfologici, durante la fase di cantiere avverranno dei rimaneggiamenti dell’alveo che potranno causare temporaneo intorbidimento delle acque.
  • l’utilizzo ad acqua fluente e l’assenza di fonti di pressione a monte garantiranno sempre la captazione di acque pulite.
  • è da considerarsi trascurabile l’effetto di laminazione del trasporto solido indotto dall’esercizio dell’impianto sulle dinamiche erosive e deposizionali del torrente Rio Rin.

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 21/10/2015, atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientra fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006, ha condiviso le valutazioni espresse dal Gruppo Istruttorio di seguito riportate:

Preso atto che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, si valuta di escludere il Progetto dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con la seguente prescrizione:

PRESCRIZIONE
La Ditta richiedente dovrà concordare con ARPAV un piano di monitoraggio e controllo (PMC) del corso d'acqua interessato dall'impianto, sviluppato coerentemente con i contenuti delle Linee guida ARPAV di aprile 2014. Il PMC sarà sottoposto ad approvazione in sede di Conferenza di Servizi decisoria nell'ambito del procedimento di autorizzazione alla costruzione e all'esercizio dell'impianto idroelettrico.

CONSIDERATO che nella seduta della Commissione Regionale VIA del 04/11/2015 è stato approvato il verbale della seduta del 21/10/2015;

decreta

  1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 06/10/2015, in merito al progetto così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 con le prescrizioni di cui alle premesse;
  3. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010;
  4. Di trasmettere il presente provvedimento alla ditta Energie Comuni S.R.L., con sede legale in via Tiziano Vecellio n. 27/29, 32100 Belluno, di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Belluno, al Comune di Lozzo di Cadore (BL), alle Sezioni regionali Difesa del Suolo, Urbanistica, Sezione Bacino Idrografico Piave Livenza - Sezione di Belluno, Sezione Geologia e Georisorse – Settore Tutela Acque, alla Direzione generale di Arpav, al Dipartimento provinciale Arpav di Belluno;
  5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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