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Bur n. 96 del 09 ottobre 2015


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 111 del 01 ottobre 2015

S.eco Servizi Ecologici S.r.l. - Delocalizzazione e riorganizzazione di un impianto di trattamento rifiuti solidi e liquidi in Comune di Verona - Procedura di Verifica di Assoggettabilità (art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. 10/1999 e ss.mm.ii.). Assoggettamento alla procedura di V.I.A.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A. il progetto per la delocalizzazione e la riorganizzazione di un impianto di trattamento rifiuti solidi e liquidi in Comune di Verona, richiesto dalla ditta S.eco Servizi Ecologici S.r.l.

Il Direttore

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla ditta S.eco Servizi Ecologici S.r.l., acquisita dagli Uffici del Settore VIA con prot. n. 542136 del 18/12/2014, relativa all’intervento in oggetto specificato;

CONSIDERATO che il progetto prevede la delocalizzazione e la riorganizzazione di un impianto di trattamento rifiuti solidi e liquidi in Comune di Verona;

PRESO ATTO che l’intervento rientra tra quelli indicati nell’All. IV alla parte II del D.Lgs. 152/2006, al n. 7 lett. z.a) z.b);

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/2006 ;

VISTA la L.R. n.10 del 26/05/1999;

VISTA la D.G.R. n. 575 del 03/05/2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27/09/2011 e sua contestuale revoca”;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento, e che l’avviso di avvenuto deposito è stato pubblicato sul sito web del Settore VIA il giorno 24/12/2014 ed a partire da tale data decorre l'avvio del procedimento, come comunicato dagli Uffici VIA al proponente con nota prot.n. 7600 del 09/01/2015;

CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 28/01/2015, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto;

CONSIDERATO che il gruppo istruttorio incaricato ha ritenuto opportuno svolgere un sopralluogo in data 04/03/2015, con la partecipazione degli enti e soggetti interessati;

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006, sono pervenute osservazioni espresse dal Comune di Verona, acquisite agli atti con prot. n. 94531 del 04/03/2015 e pubblicate successivamente sul sito web del Settore VIA;

CONDIDERATO che tali osservazioni, espresse da parte degli Uffici Coordinamento Ambiente, Coordinamento Progettazione Urbanistica e Qualità Urbana, Pianificazione Territoriale, Coordinamento Mobilità e Traffico hanno evidenziato la non conformità del progetto al quadro viabilistico, tanto da rendere necessaria una modifica progettuale. In particolare è stata riscontrata l’impossibilità di concedere il passo carrabile di uscita dall’impianto, collocato ad intersezione con via Morgagni, poichè non esistente né tantomeno sanabile in quanto posizionato a fianco di un’intersezione stradale;

CONDIDERATO che la ditta S.eco Servizi Ecologici S.r.l. ha chiesto la sospensione del procedimento con nota acquisita dal Settore VIA con prot. n. 123025 del 23/03/2015, trasmettendo contestualmente integrazioni volontarie;

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A. che nella seduta del 22/04/2015, ha preso atto della richiesta di sospensione del procedimento presentata dalla ditta S.eco Servizi Ecologici S.r.l.;

PRESO ATTO che è stato acquisito con prot. n. 194122 del 08/05/2015 il nulla osta concesso dalla Direzione Mobilità e Traffico del Comune di Verona, in merito alla nuova proposta progettuale presentata dal richiedente in data 23 /04/2015: tale soluzione prevede l'utilizzo di un'unica uscita dal cancello di via Fermi, dal momento che non è possibile concedere il passo carrabile collocato ad intersezione con via Morgagni;

PRESO ATTO che il gruppo istruttorio incaricato ha ritenuto opportuno svolgere un incontro tecnico in data 27/05/2015, con la partecipazione degli enti interessati;

CONSIDERATO che la ditta S.eco Servizi Ecologici S.r.l. ha presentato integrazioni volontarie con nota acquisita dal Settore VIA con prot. n. 237940 del 09/06/2015;

CONSIDERATO nella documentazione progettuale depositata agli atti risulta che :

•   attualmente gli impianti della S.eco Servizi Ecologici S.r.l., sono ubicati nel Comune di Verona in loc. ZAI in via G.B. Morgagni, in un unico stabile;

•   la delocalizzazione in progetto prevede uno spostamento di circa 300 metri, in linea d'aria rispetto alla posizione attuale, in via Fermi 17/b, angolo via Morgagni, sempre in area agricola industriale ZAI, all’interno di un immobile produttivo, attualmente non occupato;

•   le attività previste saranno svolte nell’unico capannone esistente, mentre saranno attuate le seguenti modifiche di tipo manutentivo:

o    la realizzazione di pareti divisorie e di portoni con uscita di sicurezza;
o    l’apertura di un nuovo portone di accesso da via Morgagni;
o    l’allargamento di un portone di accesso al cortile da Via Fermi;
o    il ricavo di alcuni locali da adibirsi a uffici/sala riunioni, il locale per il CED, il ristoro, l'archivio, un servizio igienico al piano terra, mentre al piano primo vengono ubicati gli uffici dell'attività.

•   il sito di progetto dista circa 700 metri dallo svincolo autostradale A4 Verona Sud, con cui è collegato da viabilità ordinaria e che l’impianto è organizzato in macroaree in base allo stato fisico dei rifiuti:

o    l'area di stoccaggio e trattamento dei rifiuti liquidi;
o    l'area di stoccaggio dei rifiuti solidi;
o    l'area di lavorazione e cernita dei rifiuti solidi;
o    l'area di carico/scarico dei rifiuti, direttamente collegata con la viabilità esterna;
o    l'area di stoccaggio dei rifiuti ospedalieri;
o    l'area di stoccaggio di rifiuti solidi all'esterno in container chiusi.

•   tutta l'area interna al capannone è presidiata da una rete di raccolta (caditoie) di eventuali spanti e/o colaticci collegata con dei pozzetti a tenuta; non è previsto alcuno scarico dei reflui liquidi, ma l'allontanamento di eventuali rifiuti liquidi in appositi impianti autorizzati.

•   le tipologie di recipiente utilizzate sono costituite da cisterne, fusti con chiusura ermetica, taniche, containers, big-bags, fusti, cassoni, contenitori in cartone.

•   le potenzialità massime previste dell'impianto di ricezione di rifiuti sono:

o    rifiuti non pericolosi: 48 ton/giorno (inferiore a 50 ton/giorno);
o    rifiuti pericolosi: 8 ton/giorno (inferiore a 10 ton/giorno.

•   lo stoccaggio di rifiuti pericolosi (operazioni D15) sarà inferiore a 50 t; stoccaggio stimato in 45 t mentre i rifiuti verranno conferiti tramite furgoni (portata 35 q.li o maggiore), oppure motrici e bilici;

•   non è previsto il conferimento di rifiuti sfusi, né in autocisterna o autobotte (non sono presenti nell’impianto cisterne o silos), né con autocompattatori;

•   i rifiuti sono generalmente conferiti in colli su bancale, oppure in casse di plastica o di metallo, movimentabili tramite carrelli elevatori o trans-pallet manuali e sono raccolti in colli identificati con il codice CER, il nome del cliente produttore e, se del caso, l’etichettatura ADR. Per questo motivo sono di immediata e semplice individuazione, senza necessità di particolari ed ulteriori accertamenti per la loro corretta classificazione.

•   è previsto che, qualora non si rilevino problematiche, i rifiuti ricevuti con una delle causali autorizzate (D13, D14, D15, R13, R12), vengano:

o    scaricati dai mezzi all’interno del capannone in area accettazione, a mano oppure tramite carrelli elevatori, in funzione del peso e dell’ingombro;
o    pesati tramite bilancia per bancali, regolarmente tarata e certificata;
o    spostati nelle aree di competenza di stoccaggio o nell’area di prestoccaggio.

•   tutte le aree di stoccaggio e di lavorazione/cernita dei rifiuti sono posizionate all’interno del capannone oppure, se nel piazzale esterno, entro container scarrabili a tenuta.

•   le acque di lavaggio dei pavimenti e gli eventuali spanti e colaticci sono raccolte in apposite caditoie che confluiscono in vasche a tenuta e successivamente smaltite in appositi impianti autorizzati.

•   le acque del piazzale, completamente pavimentato ed adibito al solo transito/passaggio di mezzi, sono conformi a quanto previsto dall'art. 39 del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto. In particolare è prevista la raccolta, la separazione e il trattamento delle acque di prima pioggia. Tale sistema, per massima cautela, è in grado di trattare i primi 10 mm come descritto nel paragrafo “Scarichi idrici” del presente parere (e non solamente i primi 5 mm come previsto dal suddetto PTA) di pioggia.

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 29/07/2015, atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientra fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/2006, ha condiviso le valutazioni espresse dal Gruppo Istruttorio di seguito riportate:                                 

Preso atto che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso non comporta impatti negativi significativi sull’ambiente, si valuta di escludere il Progetto dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni:

Prescrizioni

  1. Tutti gli impegni assunti dal Proponente con la presentazione della domanda e della documentazione trasmessa, anche integrativa, si intendono vincolanti ai fini della realizzazione dell’opera proposta.
  2. Per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, la velocità nominale, come da progetto presentato, di uscita dell'aria trattata dal filtro a carboni attivi risulta circa 1 m/s; si chiede sia portata a circa 10 m/s; sia, inoltre, prevista la sostituzione periodica del carbone attivo per l'abbattimento dei composti organici volatili, sulla base del flusso di massa determinato nelle condizioni più gravose, tenuto conto del tempo del tempo di esercizio e di un carico di saturazione del carbone pari al 20% in peso.
  3. Nel piazzale esterno sono eventualmente consentite solo attività di stoccaggio entro container chiusi e a tenuta.
  4. Al termine dei lavori di delocalizzazione si effettui, sulle aree e sui terreni del vecchio sito d’impianto, un’indagine finalizzata alla definizione delle caratteristiche ambientali delle matrici suolo e acque sotterranee.
  5. Sia predisposta una relazione di riferimento così come previsto dal D.M. 272 del 13/11/2014.

CONSIDERATO che nella seduta della Commissione Regionale VIA del 09/09/2015 è stato approvato il verbale della seduta del 29/07/2015;

decreta

  1. Le premesse costituiscono parte integrante del presente provvedimento;
  2. Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 29/07/2015, in merito al progetto così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. n. 152/2006 con le prescrizioni di cui alle premesse;
  3. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n. 104/2010;
  4. Di trasmettere il presente provvedimento alla ditta, con sede legale in Via Morgagni n.30, 37135-Verona, di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Provincia di Verona, al Comune di Verona, alle Sezioni regionali Urbanistica, Coordinamento Commissioni ( VAS VINCA NUVV, ai Settori Gestione Rifiuti e  Tutela Atmosfera,  alla Direzione generale di Arpav, al Dipartimento provinciale Arpav di Verona;
  5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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