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Bur n. 69 del 14 luglio 2015


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 81 del 26 giugno 2015

CONSORZIO DI BONIFICA PIAVE Sistemazione dello scarico di Salvatronda a monte della confluenza con lo Zero Comune di localizzazione: Castelfranco Veneto (TV) Procedura di verifica di assoggettabilità art. 20 D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.. Assoggettamento alla procedura di V.I.A.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento assoggetta alla procedura di V.I.A. il progetto, presentato dal Consorzio di Bonifica Piave, che prevede la sistemazione dello scarico di Salvatronda a monte della confluenza con lo Zero sita in Comune di Castelfranco Veneto (TV).

Il Direttore

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dal Consorzio di Bonifica Piave (P.IVA. 04355020266) con sede legale in Via Santa Maria in Colle n.2 - 31044 Montebelluna (TV), acquisita dagli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative con prot. n. 314866 del 24/07/2013, relativa all’intervento in oggetto specificato;

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;

VISTA la L.R. n.10 del 26 marzo 1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la D.G.R. n. 575 del 3 maggio 2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27 settembre 2011 e sua contestuale revoca”;

VISTA la D.G.R. n. 3094 del 01/10/2004 (scheda D 1.33) e la D.G.R. n. 1169 del 25/06/2012 (scheda B.11) relative al finanziamento per il progetto in oggetto per complessivi € 1.700.000;

PRESO ATTO che il proponente con nota prot. n. 518246 del 28/11/2013 ha comunicato di aver provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio dei Comuni interessati, a seguito della quale gli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative hanno comunicato, con nota prot. n. 531902 del 05/12/2013, l’avvio del procedimento a decorrere dal 08/10/2013;

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., non sono pervenute osservazioni da parte di eventuali soggetti interessati;

PRESO ATTO che l'istanza presentata prevede la “Sistemazione dello scarico di Salvatronda a monte della confluenza nello Zero”, avente la finalità il contenimento del rischio idraulico nel territorio comunale compreso nel bacino idrografico che interessa la frazione di Salvatronda e che si riverbera nel bacino scolante in Laguna di Venezia e la depurazione delle acque trasportate dai canali che attraversano le aree urbanizzate e produttive del territorio comunale;

CONSIDERATO  che il progetto prevede:

  • la realizzazione di un’area di espansione, che si colloca in una posizione tale da poter ricevere il canale che prende origine dalla confluenza tra scarico via Sile Ramo I e canale Quadri Ramo I da nord ed il canale Scarico di Salvatronda da est. I due canali suddetti saranno fatti confluire nell’area di espansione mediante la costruzione di due opere di imbocco costituite da manufatti scatolari in cemento armato di larghezza 2,00 m ed altezza 1,50 m. La superficie del bacino al netto delle scarpate sarà di 2,5 ha ed il volume che sarà in grado di invasare l’opera sarà di circa 50.000 m3 e sarà in grado di gestire portate massime anche a seguito di eventi meteorici con TR 100 anni;
  • La realizzazione di una batteria di n.8 pozzi perdenti di diametro 1,5 m e profondità di 3,00 m dal p.c. lungo via per S. Floriano che intervengono solo in condizione di piena, pertanto non incidono sui processi di fitodepurazione;

CONSIDERATO che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 12/02/2014, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto;

CONSIDERATO  che il gruppo istruttorio ha ritenuto opportuno organizzare un incontro tecnico in data 17/02/2014, con la partecipazione degli enti e soggetti interessati;

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 12/03/2014, ha ritenuto di formulare una richiesta integrazioni e chiarimenti successivamente trasmessa al proponente dagli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative con nota prot. n.143777 del 03/04/2014.

PRESO ATTO della documentazione integrativa presentata dal Consorzio di Bonifica Piave con nota del 28/11/2014 acquisita dagli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative con prot. n. 515635 del 02/12/2014.

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 28/01/2015, , atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., sentito il parere del gruppo istruttorio incaricato, il quale considerato il progetto presentato e le integrazioni prodotte, valutato che gli elaborati integrativi non chiariscono l’esatta natura degli impatti che si verranno a creare:

  • sull’ambiente idrico sotterraneo, interessato dalla realizzazione di  una cassa  di laminazione con fondo interferente con il massimo di falda e di una batteria di pozzi perdenti con scarico in falda;
  • sull’ambiente idrico superficiale, a causa della cumulabilità degli effetti idraulici esplicati dall’opera in esame e da altre operazioni progettuali simili presenti nelle immediate vicinanze  (“Sistemazione dello scarico di Salvarosa a monte della Confluenza nel fiume Zero in Comune di Castelfranco Veneto (TV)”);

e ritenuto che debbano essere attentamente valutati e approfonditi gli impatti del progetto sulle componenti ambientali citate, ha ritenuto di dover assoggettare il progetto alla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii..

CONSIDERATO  che, a seguito dell’espressione del parere della Commissione Regionale VIA del 28/01/2015 relativo all’intervento in oggetto, la Sezione Coordinamento Attività Operative – Settore VIA, con nota prot. n. 84655 del 26/02/2015, ha trasmesso al proponente una comunicazione ai sensi dell’art. 10 bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., contenente i motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza di cui alle valutazioni sopra riportate;

CONSIDERATO  che il proponente, oltre il termine previsto dall’art. 10 bis della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e ss.mm.ii., ha trasmesso con nota del 09/03/2015, acquisita al prot. regionale n. 102614 del 10/03/2015, con nota del 04/05/2015, acquisita al prot. regionale n. 186287 del 05/05/2015, e con nota del 18/05/2015, acquisita al prot. regionale n. 208640 del 19/05/2015, documentazione ed osservazioni in merito ai motivi ostativi comunicati da parte della Sezione Coordinamento Attività Operative – Settore VIA con nota prot. n. 84655 del 26/02/2015;

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 03/06/2015, atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., sentito il parere del gruppo istruttorio incaricato, il quale considerato il progetto presentato, le integrazioni prodotte e le risposte fornite ai sensi dell’art. 10bis, valutato che gli elaborati integrativi e le ulteriori delucidazioni non chiariscono l’esatta natura degli impatti che si verranno a creare:

  • sull’ambiente idrico sotterraneo, interessato dalla realizzazione di  una cassa  di laminazione con fondo interferente con il massimo di falda e di una batteria di pozzi perdenti con scarico in falda;
  • sull’ambiente idrico superficiale, a causa della cumulabilità degli effetti idraulici esplicati dall’opera in esame e da altre operazioni progettuali simili presenti nelle immediate vicinanze  (“Sistemazione dello scarico di Salvarosa a monte della Confluenza nel fiume Zero in Comune di Castelfranco Veneto (TV)”);

e ritenuto che debbano essere attentamente valutati e approfonditi gli impatti del progetto sulle componenti ambientali citate, ha ritenuto di confermare il parere di assoggettamento alla procedura di VIA espresso nella seduta del 28/01/2015 di cui al Titolo III della Parte II del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;

CONSIDERATO che, nella seduta della Commissione Regionale VIA del 17/06/2015, è stato approvato il verbale della seduta del 03/06/2015;

decreta

  1. Di prendere atto dei pareri espressi dalla Commissione Regionale VIA nelle sedute del 28/01/2015 e del 03/06/2015 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di assoggettarlo alla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.
  2. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
  3. Di trasmettere il presente provvedimento al Consorzio di Bonifica Piave, con sede legale in Via Santa Maria in Colle n.2 - 31044 Montebelluna (TV) – pec: consorziopiave@pec.it, e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso  alla Sezione Progetto Venezia – Settore Legge Speciale per Venezia, alla Provincia di Treviso e al Comune di Castelfranco Veneto.
  4. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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