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Bur n. 31 del 31 marzo 2015


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 94 del 17 novembre 2014

Frello Antonio Silvano S.r.l. e Marmi Mas S.r.l. Progetto per la coltivazione di due cave di marmo denominate "Bertiaga di dietro lotto 1" e "Bertiaga di dietro lotto 2" Comune di localizzazione: Lusiana (VI). - Verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla procedura di V.I.A.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A. il progetto, presentato dalla ditte "Frello Antonio Silvano S.r.l. e Marmi Mas S.r.l.", che consiste nell'apertura di due nuove cave di marmo adiacenti, denominate "Bertiaga di dietro lotto 1" e "Bertiaga di dietro lotto 2", site in Comune di Lusiana (VI).

Il Direttore

VISTA  l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata congiuntamente dalle ditte “Frello Antonio Silvano S.r.l.” (P.IVA./C.F 02421850245) con sede legale a Lusiana (VI) in Via Pilastro n. 60, e “Marmi Mas S.r.l.” (P.IVA./C.F 03164970241) con sede legale a Lusiana (VI) in Via Pilastro n. 60, acquisita dagli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative con prot. n. 343966 del 19/08/2014, relativa all’intervento in oggetto specificato;

VISTO  l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;

VISTA   la L.R. n.10 del 26 marzo 1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA  la D.G.R. n. 575 del 3 maggio 2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27 settembre 2011 e sua contestuale revoca”;

PRESO ATTO  che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006, al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e che ai sensi del D.L. n. 91 del 24/07/2014, convertito con L. 11 agosto 2014, n. 116, l’avviso dell’avvenuta trasmissione è stato pubblicato sul sito web del Settore V.I.A. della Regione Veneto in data 29/08/2014;

VISTA    la nota prot. n. 372555 del 05/09/2014 con la quale gli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative hanno comunicato l’avvio del procedimento a decorrere dal 29/08/2014;

PRESO ATTO  che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., non sono pervenute osservazioni da parte di eventuali soggetti interessati;

PRESO ATTO  il progetto di coltivazione delle due cave prevede di interessare una superficie complessiva di m² 25.102, di cui m² 17.750 di area coltivabile, m² 5.000 di superficie destinata alla movimentazione e all’accantonamento del materiale associato e m² 2.352 di superficie occupata dalla fascia perimetrale destinata alla realizzazione della parete e per la messa in sicurezza delle cave;

PRESO ATTO   che il progetto prevede un cronoprogramma dei lavori di estrazione stimato in 10 anni più 2 anni per la conclusione dei lavori di sistemazione;

CONSIDERATO  che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 24/09/2014, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto;

CONSIDERATO  che ai sensi della DGR n. 3173/2006 e ss.mm.ii., l’approvazione della Valutazione Incidenza Ambientale dovrà essere effettuata dall’autorità competente all’approvazione del progetto, rimandando perciò alla stessa l’opportunità di prescrivere adeguate misure cautelative nell’ambito del proprio procedimento;

SENTITA   la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 22/10/2014, preso atto e condiviso le valutazioni del Gruppo Istruttorio di seguito riportate:

  • L’intervento ricade nella zona dell’Altopiano di Asiago, in particolare nel bacino estrattivo Bertiaga, che risulta caratterizzato da numerose piccole attività estrattive in parte ricomposte, in parte in fase di esaurimento. Il materiale estratto è un marmo biancone di pregevole qualità.
  • Vista la presenza di più attività e domande di verifica su nuovi ampliamenti, presentati contestualmente all’analisi di questa Commissione, è stata considerata l’importanza di valutare tutti questi interventi sotto l’aspetto cumulativo e verificare che le attività di estrazione e ricomposizione siano portate avanti in coordinamento e coerenza dalle diverse ditte titolari. A tale proposito, è stato svolto anche un sopralluogo in sito da parte del gruppo istruttorio, che ha seguito tutte le nuove domande in ampliamento o di nuova apertura relativa al medesimo bacino estrattivo.
  • Tutte queste attività sono in capo al Comune di Lusiana, che le concede in una forma di comodato alle diverse ditte.
  • Sia singolarmente, che unitamente, i quantitativi di estrazione delle varie istanze presentate risultano ampiamente sotto soglia di assoggettamento diretto di cui all’allegato III alla Parte Seconda del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii..
  • Nello specifico, il progetto di coltivazione delle due cave prevede di interessare una superficie complessiva di m² 25.102, di cui m² 17.750 di area coltivabile, m² 5.000 di superficie destinata alla movimentazione e all’accantonamento del materiale associato e m² 2.352 di superficie occupata dalla fascia perimetrale destinata alla realizzazione della parete e per la messa in sicurezza delle cave;

ha valutato che l’intervento non possa comportare impatti significativi negativi sulle componenti ambientali e, pertanto, ha ritenuto di doverlo escludere dalla procedura di V.I.A. di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.

La medesima Commissione ha dato atto che l’intervento è soggetto alle valutazioni e procedure di cui alla L.R. 44/82 (Comune, Provincia - CTPAC, Regione - CTRAE, Soprintendenza,...) e, a tale proposito, ha segnalato alle autorità competenti all’esame l’utilità della formulazione di prescrizioni tese alla mitigazione ambientale quali:

  • l’inizio dei lavori di “coltivazione” delle cave “Bertiaga di dietro - Lotto 1” e “Bertiaga di dietro - Lotto 2” venga il più possibile coordinato con i lavori di “estrazione” della cava “Bertiaga davanti”, in fase di esaurimento, così che possa possibilmente iniziare all’avvenuta ricomposizione della maggior parte della medesima.
  • le attività di “coltivazione (estrazione e ricomposizione ambientale) per le due cave “Bertiaga di dietro  - Lotto 1 e “Bertiaga di dietro - Lotto 2 dovranno svolgersi in modo coordinato e parallelo secondo le prescrizioni che potranno essere stabilite dalla Sezione Geologia e Georisorse Regionale.
  • espressa riserva a favore della Regione, per l’applicazione dei punti 6, 9 della DGR n. 652/2007;
  • utilizzo del materiale associato di cava prioritariamente per i lavori di ricomposizione.
  • l’eventuale utilizzo degli esplosivi secondo le prescrizioni e limitazioni (anche stagionali) che potranno essere impartite dall’autorità di polizia mineraria;
  • bagnatura della viabilità di cantiere al fine di contenere eventuali polveri derivanti dall’attività;
  • concordare con il Comune i percorsi e i periodi di utilizzo della viabilità comunale con i mezzi di trasporto del materiale di cava;
  • ricostituzione del prato/bosco nel rispetto delle prescrizioni che potranno essere stabilite dall’autorità forestale regionale competente (Sezione difesa idrogeologica ed attività silvo-pastorali).

Infine la Commissione ha ricordato che:

  • l’intervento è soggetto a vincolo idrogeologico e paesaggistico (usi civici - PAT). L’autorità paesaggistica competente dovrà quindi pronunciarsi al riguardo;
  • effettuare idonea indagine di verifiche dell’eventuale esistenza di significativi reperti della Prima guerra mondiale;
  • verificare lo svincolo degli usi civici (L.R. 22 luglio 1994, n. 31, DGR n. 6641 del 18.12.1995);
  • qualora durante i lavori di coltivazione emergano ritrovamenti idonei ad indicare la presenza di cavità carsiche i lavori di coltivazione sull’area interessata dal ritrovamento dovranno essere immediatamente sospesi e dovrà essere avvisata la competente sezione regionale Geologia e Georisorse e l’autorità di vigilanza e polizia mineraria;
  • denunciare eventuali ritrovamenti di beni archeologici alla Soprintendenza a norma dell’art. 90 del D. Lgs. 42/2004 e correlativamente sospendere i lavori sul contesto interessato dal ritrovamento informando del fatto la competente Sezione Regionale Geologia e Georisorse e l’autorità di vigilanza e polizia mineraria.

CONSIDERATO  che, nella seduta della Commissione Regionale VIA del 05/11/2014, è stato approvato il verbale della seduta del 22/10/2014;

decreta

  1. Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione regionale VIA nella seduta del 22/10/2014 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii.
  2. Di segnalare alle autorità competenti alle valutazioni e procedure di cui alla L.R. 44/82 quanto proposto e ricordato da parte della Commissione regionale VIA nel suddetto parere;
  3. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
  4. Di trasmettere il presente provvedimento alla ditta “Frello Antonio Silvano S.r.l.” con sede legale a Lusiana (VI) in Via Pilastro n. 60 – pec: frellosrl@pec.it e alla ditta “Marmi Mas S.r.l.” con sede legale a Lusiana (VI) in Via Pilastro n. 60 – pec: marmi mas@pec.it, e di comunica l’avvenuta adozione dello stesso  alla Sezione Geologia e Georisorse, alla Provincia di Vicenza e al Comune di Lusiana (VI).
  5. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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