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Bur n. 106 del 04 novembre 2014


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 83 del 23 ottobre 2014

Baù Mario di Baù Dario S.a.s. Domanda di ampliamento della cava di marmo bianco denominata "Busa della Vacca" sita in Comune di Lusiana (Vicenza) autorizzata con DGR n. 3257 del 08.11.2005 Comune di localizzazione: Lusiana (VI) Procedura di verifica di assoggettabilità ai sensi dell'art. 20 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A. il progetto, presentato dalla ditta "Baù Mario di Baù Dario S.a.s.", che consiste nell'ampliamento della cava di marmo denominata "Busa della Vacca", sita in Comune di Lusiana (VI).

Il Direttore

VISTA  l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dalla ditta “Baù Mario di Baù Dario S.a.s.” (P.IVA./C.F 01735450247) con sede legale in Via L. Cappellari n. 48 – Conco (VI), acquisita dagli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative con prot. n. 259991 del 17/06/2014, relativa all’intervento in oggetto specificato;

VISTO  l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;

VISTA  la L.R. n.10 del 26 marzo 1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la D.G.R. n. 575 del 3 maggio 2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27 settembre 2011 e sua contestuale revoca”;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio dei Comuni interessati, a seguito del quale gli Uffici della Sezione Coordinamento Attività Operative hanno comunicato, con nota prot. n. 345744 del 13/08/2014, l’avvio del procedimento a decorrere dal 18/07/2014;

PRESO ATTO  che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., non sono pervenute osservazioni da parte di eventuali soggetti interessati; 

PRESO ATTO che l'istanza presentata prevede l’ampliamento dell’attuale superficie di cava per ulteriori 7.216 m2 (di cui 5000 di area coltivabile e 2216 di fascia di sicurezza non coltivabile) e un volume complessivo di materiale movimentato pari a 205.022 m3, nonché la ricomposizione ambientale dell’intera superficie di cava; 

PRESO ATTO che il progetto prevede un cronoprogramma dei lavori di estrazione stimato in 6 anni più 2 anni per la conclusione dei lavori di sistemazione;

CONSIDERATO  che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 03/09/2014, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto; 

CONSIDERATO  che ai sensi della DGR n. 3173/2006 e ss.mm.ii., l’approvazione della Valutazione Incidenza Ambientale dovrà essere effettuata dall’autorità competente all’approvazione del progetto, rimandando perciò alla stessa l’opportunità di prescrivere adeguate misure cautelative nell’ambito del proprio procedimento;

SENTITA   la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 24/09/2014, preso atto e condiviso le valutazioni del Gruppo Istruttorio di seguito riportate:

L’istanza interessa un ambito territoriale molto modesto, posto ai margini del polo estrattivo Bertiaga e nelle adiacenze della viabilità esistente a servizio del medesimo. Non sono quindi previste nuove viabilità/accessi.

L’attività di cava nell’Altopiano è di antichissima origine e costituisce elemento che connota economicamente e socialmente le tradizioni della comunità locale; le attività estrattive e ricompositive costituiscono elemento che si inserisce nel più ampio e tradizionale sistema antropico e ambientale di zona. Le attività di cava vengono svolte all’interno di un ambito di coltivazione a fossa che naturalmente mitiga, limita e contiene i principali impatti all’interno dell’area della cava. La ricomposizione ambientale prevista ricostruisce la morfologia del contesto in coerenza con quella esistente ai margini.

Si ritiene congruo segnalare l’utilità della eventuale formulazione di alcune prescrizioni tese alla mitigazione ambientale quali:

-    ricomposizione da effettuarsi per quanto possibile in parallelo con i lavori di estrazione;

-   coordinamento temporale e ricompositivo con le attività limitrofe del polo estrattivo;

-   espressa riserva a favore della Regione, per l’applicazione dei punti 6, 9 e 10 della DGR n. 652/2007;

-   utilizzo prioritario del materiale associato di cava per i lavori di ricomposizione;

-   bagnatura della viabilità di cantiere al fine di contenere eventuali polveri derivanti dall’attività;

-   concordare con il comune i percorsi e i periodi di utilizzo della viabilità comunale con i mezzi di trasporto del materiale di cava;

-   ricostituzione e miglioramento del substrato agronomico esistente, ricostituzione del prato con essenze polifite autoctone. Apportare il terreno utile per la ricomposizione ambientale nell’ambito di cava nel rispetto delle vigenti norme (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., D.Lgs. 117/08, D.G.R. 761/2010, ecc..).      

ha valutato che l’intervento non possa comportare impatti significativi negativi sulle componenti ambientali e, pertanto, ha ritenuto di doverlo escludere dalla procedura di V.I.A. di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., con le seguenti prescrizioni: 

PRESCRIZIONI

-   ricomposizione da effettuarsi per quanto possibile in parallelo con i lavori di estrazione;

-   coordinamento temporale e ricompositivo con le attività limitrofe del polo estrattivo;

-   espressa riserva a favore della Regione, per l’applicazione dei punti 6, 9 e 10 della DGR n. 652/2007;

-   utilizzo prioritario del materiale associato di cava per i lavori di ricomposizione;

-   bagnatura della viabilità di cantiere al fine di contenere eventuali polveri derivanti dall’attività;

-   concordare con il comune i percorsi e i periodi di utilizzo della viabilità comunale con i mezzi di trasporto del materiale di cava;

-   ricostituzione e miglioramento del substrato agronomico esistente, ricostituzione del prato con essenze polifite autoctone. Apportare il terreno utile per la ricomposizione ambientale nell’ambito di cava nel rispetto delle vigenti norme (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., D.Lgs. 117/08, D.G.R. 761/2010, ecc..). 

CONSIDERATO  che, nella seduta della Commissione Regionale VIA del 08/10/2014, è stato approvato il verbale della seduta del 24/09/2014;

decreta

1.   Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 24/09/2014 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni: 

PRESCRIZIONI

-    ricomposizione da effettuarsi per quanto possibile in parallelo con i lavori di estrazione;

-   coordinamento temporale e ricompositivo con le attività limitrofe del polo estrattivo;

-   espressa riserva a favore della Regione, per l’applicazione dei punti 6, 9 e 10 della DGR n. 652/2007;

-   utilizzo prioritario del materiale associato di cava per i lavori di ricomposizione;

-   bagnatura della viabilità di cantiere al fine di contenere eventuali polveri derivanti dall’attività;

-   concordare con il comune i percorsi e i periodi di utilizzo della viabilità comunale con i mezzi di trasporto del materiale di cava;

-   ricostituzione e miglioramento del substrato agronomico esistente, ricostituzione del prato con essenze polifite autoctone. Apportare il terreno utile per la ricomposizione ambientale nell’ambito di cava nel rispetto delle vigenti norme (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., D.Lgs. 117/08, D.G.R. 761/2010, ecc..). 

2.  Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010. 

3.  Di trasmettere il presente provvedimento alla ditta “Baù Mario di Baù Dario S.a.s.”, con sede legale in Via L. Cappellari n. 48 – Conco (VI) – pec: marmi.b@pec.it, e di comunica l’avvenuta adozione dello stesso  alla Sezione Geologia e Georisorse, alla Provincia di Vicenza e al Comune di Lusiana (VI). 

4.  Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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