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Bur n. 35 del 01 aprile 2014


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRETTORE DELLA SEZIONE COORDINAMENTO ATTIVITA' OPERATIVE n. 8 del 14 marzo 2014

AGENZIA INTERREGIONALE PER IL FIUME PO Lavori di messa in sicurezza delle arginature in sinistra Po in Comune di Ficarolo (RO) 1° fase Importo complessivo euro 3.000.000,00 Comune di localizzazione: Ficarolo, Salara (RO) Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., L.R. 10/1999). Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni.

Note per la trasparenza

Il presente provvedimento esclude dalla procedura di V.I.A. il progetto, presentato dallAgenzia Interregionale per il fiume Po, che prevede la realizzazione di interventi finalizzati alla messa in sicurezza delle arginature in sinistra del fiume Po, nel tratto ricadente nel territorio del Comune di Ficarolo.

Il Direttore

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., presentata dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po, acquisita dall’Unità Complessa VIA con prot. n. 404000 del 25/09/2013, relativa all’intervento in oggetto specificato; 

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.; 

VISTA la L.R. n.10 del 26 marzo 1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”; 

VISTA la D.G.R. n. 575 del 3 maggio 2013 “Adeguamento alla sopravvenuta normativa nazionale e regionale delle disposizioni applicative concernenti le procedure di valutazione di impatto ambientale di cui alla D.G.R. n. 1539 del 27 settembre 2011 e sua contestuale revoca”; 

VISTO la D.G.R. n. 1215 del 16 luglio 2013 “PAR FSC (ex FAS) 2007 - 2013 Asse prioritario 2 - Difesa del Suolo Programmazione delle prime risorse assegnate nel settore della difesa del suolo”; 

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20 comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., al deposito di copia integrale degli atti presso il Comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio dei Comuni interessati, a seguito del quale l’U.C. VIA ha comunicato, con nota prot. n. 447848 del 17/10/2013, l’avvio del procedimento a decorrere dal 11/10/2013; 

PRESO ATTO che, entro il termine di cui all’art. 20 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., non sono pervenute osservazioni da parte di eventuali soggetti interessati;

PRESO ATTO che l'istanza di progetto presentata prevede la realizzazione dei seguenti manufatti:

  1. un tratto di difesa spondale, della lunghezza di 150 m, completa di berma fondazionale, a protezione della golena di innesto del repellente (pennello);
  2. un repellente che si innesterà sul tratto terminale della golena e si spingerà verso valle per circa 30 m;
  3. una soglia di fondo-alveo, che si estenderà a valle per circa 50 m;
  4. una linea di difesa spondale e di stabilizzazione di fondo alveo in pietrame, da realizzarsi previo scavo di risezionamento, sul tracciato del futuro canale di deflusso (estensione longitudinale dello scavo di circa 560 m). 

PRESO ATTO che il proponente, nello Studio Preliminare Ambientale, specifica in particolare che:

  • tutto il materiale dragato, nella fase di cantiere, sarà movimentato esclusivamente all’interno dell’alveo del fiume e totalmente reimpiegato;
  • in caso di scavi, qualora si intenda utilizzare il materiale come “sottoprodotto”, dovrà essere svolta un’indagine ambientale, salvo trattarli come rifiuti;
  • è stato previsto da progetto uno specifico piano d’indagine chimico-qualitativa dei terreni dragati ed è già stata condotta una campagna di analisi, secondo quanto stabilito dall’art. 185 comma 3 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., dalla DGR 2424/2008 e dalla DGR 794/2009.
  • I risultati delle indagini chimico-ambientali hanno rilevato valori nei limiti imposti dalle colonne A e B e, pertanto, il materiale risulta idoneo al riutilizzo in sito. 

CONSIDERATO  che il progetto è stato sottoposto all’esame della Commissione Regionale V.I.A. nella seduta del 12/02/2014, durante la quale è stato nominato un Gruppo Istruttorio, incaricato dell’approfondimento del progetto; 

CONSIDERATO  che il gruppo istruttorio ha ritenuto opportuno organizzare un incontro tecnico in data 17/02/2014, con la partecipazione degli enti e soggetti interessati; 

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 25 febbraio 2014, atteso che l’intervento per caratteristiche, tipologia ed entità dello stesso rientri fra le opere dell’Allegato IV alla Parte II del D.Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii., preso atto delle valutazioni espresse dal Gruppo Istruttorio di seguito riportate: 

  • l’opera in progetto, che rappresenta una prima fase del progetto generale di messa in sicurezza idraulica proposto da AIPO e finanziato dalla Regione Veneto con fondi comunitari, è finalizzata a garantire un livello di integrità adeguato per il centro abitato di Ficarolo, a seguito dei continui dissesti dell’arginatura del fiume nel tratto in questione;
  • il volume totale di materiale dragato risulta pari a 48.000 mc;
  • è previsto il totale riutilizzo in sito delle terre e rocce da scavo (le analisi eseguite dal proponente ai sensi della DGR 2424/2008 hanno dimostrato la piena conformità rispetto ai parametri delle colonne A e B);
  • l’intervento comporta interferenze limitate nel tempo sulle componenti ambientali esclusivamente nelle fasi di realizzazione dei manufatti; inoltre nello S.P.A. (capitolo 6 – analisi degli impatti potenziali) viene prevista una serie di mitigazioni adeguate per prevenire/contenere in fase di cantiere il sollevamento delle polveri, gli sversamenti accidentali e l’impatto acustico.
  • per quanto riguarda, specificatamente, l’analisi relativa alla biosfera (vegetazione, fauna e habitat), seppur chiaro appare l’impatto delle operazioni previste nella fase di cantiere, pur vero è che sono previste opere di ricomposizione e rinaturalizzazione atte a ripristinare quanto temporaneamente sottratto;
  • la relazione VINCA fornita dal proponente (i cui esiti escludono interferenze con gli habitat e/o specie di interesse comunitario) dovrà essere sottoposta a valutazione da parte degli uffici competenti della Sezione Coordinamento Commissioni (VAS-VINCA-NUVV), pertanto si rimanda alla stessa l’opportunità di prescrivere adeguate misure cautelative nell’ambito del proprio procedimento;
  • al termine dei lavori di messa in sicurezza, viene prevista la completa riqualificazione del sito, sia dal punto di vista ambientale-naturalistico, che dal punto di vista paesaggistico;
  • l’intervento, ai fini degli aspetti ambientali, non è tale da incidere negativamente sul regime delle acque del fiume Po;
  • visto il “Programma di opere per l'adeguamento delle condizioni di navigabilità dell'alveo di magra del fiume Po per navi classe V - Revere – Ferrara”; 

ha valutato che l’intervento non possa comportare impatti significativi negativi sulle componenti ambientali e, pertanto, ha ritenuto di doverlo escludere dalla procedura di V.I.A., di cui al D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni: 

PRESCRIZIONI

  1. Dovrà essere data piena applicazione ed ottemperanza, sia nella fase di progettazione definitiva, sia nella fase di realizzazione delle opere in progetto, alle misure di mitigazione ambientale contenute nello “Studio preliminare ambientale”.
  2. Dovrà essere predisposto, in accordo con ARPAV, un protocollo operativo che preveda la fase di prevenzione, la fase di emergenza e tutti gli accorgimenti atti a scongiurare accidentali sversamenti di inquinanti che mettano a rischio il suolo, il sottosuolo, le acque sotterranee e la qualità delle acque superficiali e per limitare la emissione di polveri durante il trasporto/lavorazione dei materiali e le attività di cantiere.
  3. Dovrà essere fornito, in accordo con ARPAV, in fase di progetto definitivo, un Piano di Monitoraggio Ambientale, che in particolare tenga conto del controllo della torbidità dell’acqua, delle quote batimetriche, e delle emissioni acustiche durante la fase di cantiere.
  4. Qualora emerga, in fase di stesura del progetto definitivo, la necessità di esportare il materiale dragato al di fuori dell’area di cantiere, dovrà essere applicato quanto previsto dalla vigente normativa in materia di terre e rocce da scavo (D.M. 161/2012 e ss.mm.ii.).
  5. Dovrà essere fornito, in fase di progetto definitivo, un Piano di Ricomposizione Ambientale, che tenga conto in particolare del completo smantellamento delle opere di cantiere, del ripristino morfologico e vegetativo dei siti, della manutenzione delle opere a verde e del rispetto delle specie e/o habitat presenti in sito.
  6. Qualsiasi ampliamento rispetto a quanto valutato andrà assoggettato a VIA ed il relativo SIA dovrà ricomprendere il progetto in esame.
  7. Se, in fase di stesura del progetto definitivo, all’interno del cronoprogramma vengono previsti picchi di traffico superiori ai dieci automezzi giorno venga predisposto, in accordo con il Comune di Ficarolo, un protocollo sul traffico che preveda anche orari di attraversamento, ore di punta, mezzi giornalieri massimi e percorsi; il protocollo deve prevedere anche l'eventuale ripristino del manto stradale alle condizioni ante-operam.

decreta

  1. Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 25/02/2014 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni: 

PRESCRIZIONI

  1. Dovrà essere data piena applicazione ed ottemperanza, sia nella fase di progettazione definitiva, sia nella fase di realizzazione delle opere in progetto, alle misure di mitigazione ambientale contenute nello “Studio preliminare ambientale”.
  2. Dovrà essere predisposto, in accordo con ARPAV, un protocollo operativo che preveda la fase di prevenzione, la fase di emergenza e tutti gli accorgimenti atti a scongiurare accidentali sversamenti di inquinanti che mettano a rischio il suolo, il sottosuolo, le acque sotterranee e la qualità delle acque superficiali e per limitare la emissione di polveri durante il trasporto/lavorazione dei materiali e le attività di cantiere.
  3. Dovrà essere fornito, in accordo con ARPAV, in fase di progetto definitivo, un Piano di Monitoraggio Ambientale, che in particolare tenga conto del controllo della torbidità dell’acqua, delle quote batimetriche, e delle emissioni acustiche durante la fase di cantiere.
  4. Qualora emerga, in fase di stesura del progetto definitivo, la necessità di esportare il materiale dragato al di fuori dell’area di cantiere, dovrà essere applicato quanto previsto dalla vigente normativa in materia di terre e rocce da scavo (D.M. 161/2012 e ss.mm.ii.).
  5. Dovrà essere fornito, in fase di progetto definitivo, un Piano di Ricomposizione Ambientale, che tenga conto in particolare del completo smantellamento delle opere di cantiere, del ripristino morfologico e vegetativo dei siti, della manutenzione delle opere a verde e del rispetto delle specie e/o habitat presenti in sito.
  6. Qualsiasi ampliamento rispetto a quanto valutato andrà assoggettato a VIA ed il relativo SIA dovrà ricomprendere il progetto in esame.
  7. Se, in fase di stesura del progetto definitivo, all’interno del cronoprogramma vengono previsti picchi di traffico superiori ai dieci automezzi giorno venga predisposto, in accordo con il Comune di Ficarolo, un protocollo sul traffico che preveda anche orari di attraversamento, ore di punta, mezzi giornalieri massimi e percorsi; il protocollo deve prevedere anche l'eventuale ripristino del manto stradale alle condizioni ante-operam.
     
  1. Avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010.
  1. Di trasmettere il presente provvedimento all’Agenzia Interregionale per il fiume Po, con sede legale in Via Strada Giuseppe Garibaldi 75 – 43121 Parma – pec: protocollo@cert.agenziapo.it, e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso alla Sezione Difesa del Suolo, alla Provincia di Rovigo e ai Comuni di Ficarolo e Salara.
  1. Di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Luigi Masia

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