Menu veloce: Pagina iniziale | Consultazione | Filtri di selezione | Contenuto
Scarica versione stampabile Decreto

Bur n. 97 del 27 novembre 2012


Materia: Ambiente e beni ambientali

Decreto DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE TUTELA AMBIENTE n. 205 del 06 novembre 2012

Ferraro Inerti S.R.L. Sede legale in Via Pierobon, 5/7 35010 - Limena (PD) - P. IVA 04474820281 Istanza di autorizzazione per la modifica della pendenza delle scarpate nella sola fase di estrazione della cava "La Piccola"già autorizzata con D.G.R.V. n.2384 del 1/08/2006, Comune di localizzazione: Loria (TV) - Comune interessato: Rossano Veneto (VI). Procedura di verifica di assoggettabilità (art. 20 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.).Esclusione dalla procedura di V.I.A. con prescrizioni.

Il Dirigente

VISTO l’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.;

VISTA la L.R. n.10 del 26/03/1999 ”Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione d’impatto ambientale”;

VISTA la DGRV n. 1539 del 27 settembre 2011 “Decreto legislativo 29 giugno 2010, n. 128 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69". Disposizioni applicative”;

VISTA la Legge Regionale n. 44 del 7 Settembre 1982 “Norme per la disciplina dell’attività di cava”;

VISTA la D.G.R. n. 652 del 20/03/2007 “Determinazioni, indirizzi e linee guida per l’applicazione della L.R. 07/09/1982, n. 44 in ordine alle attività di cava e ai criteri e procedure di adeguamento dei progetti di coltivazione già autorizzati”;

VISTA l’istanza di verifica, ai sensi del succitato art. 20 del D.Lgs n. 152/06 e ss.mm.ii., del 28 giugno 2012 della Ditta Ferraro Inerti srl. acquisita con prot. n° 300017/63.01.07 del 28 giugno 2012, relativa all’intervento in oggetto specificato;

PRESO ATTO che il proponente ha provveduto, ai sensi dell’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii, al deposito di copia integrale degli atti presso il comune di localizzazione dell’intervento e alla pubblicazione di un sintetico avviso dell’avvenuta trasmissione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto nonché all’albo pretorio dei comuni interessati, a seguito del quale l’Unità Complessa V.I.A. ha comunicato, con nota prot. n. 361753/E.410.01.1 del 6/08/2012, l’avvio del procedimento a decorrere dal 13/07/2012;

CONSIDERATO che il progetto prevede la modifica delle pendenze delle scarpate nella sola fase di estrazione e passare da 25° a 40°, rispetto al piano orizzontale;

SENTITA la Commissione Regionale V.I.A., la quale, nella seduta del 26 settembre 2012, considerato che:

·         non vengono superati i prescritti limiti di assoggettabilità;

·         l'intervento non risulta esprimere impatti negativi e significativi sull’ambiente tali da comportare l’assoggettamento a VIA del progetto presentato;

·         l’area di cava risulta esterna a SIC e ZPS. Il sito più prossimo è posto ad oltre 4.000 m di distanza. Non vengono ipotizzate incidenze o effetti negativi;

·         Non sono state evidenziate criticità particolari.

Ha ritenuto di dover escludere il progetto dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii con le seguenti prescrizioni:

1.       all’interno del perimetro di scavo non potranno essere allestiti depositi di carburante, detergenti e lubrificanti a servizio dei mezzi d’opera e dell’impianto di lavorazione. Anche i rifornimenti di carburante dovranno essere effettuati in aree esterne a quelle di scavo. Il proponente dovrà inoltre predisporre una procedura di intervento per la bonifica di eventuali sversamenti di oli o carburante in caso di incidente che dovesse avvenire all’interno dell’area di cava (zone di scavo e pertinenze);

2.       dovranno essere previsti ed effettuati interventi sulla Roggia Manfrina tesi ad assicurare l’impedimento di potenziali infiltrazioni che possano interagire su gradi di instabilità delle scarpate di cava; 

3.       il proponente dovrà produrre uno studio tecnico e idraulico che approfondisca e dimostri il corretto dimensionamento del bacino di fitodepurazione, così da assicurare l’efficienza della funzione cui è preposto. Il pozzo assorbente dovrà essere ubicato in una posizione che consenta di effettuare eventuali interventi di manutenzione, in caso di malfunzionamento dell’opera;

4.       il proponente dovrà effettuare nuove verifiche di stabilità lungo le sezioni di ricomposizione ambientale, che tengano in considerazione gli effetti indotti dal carico delle specie vegetali che saranno piantumate in corrispondenza delle scarpate.

decreta

1.       Di prendere atto del parere espresso dalla Commissione Regionale VIA nella seduta del 26 settembre 2012 in merito al progetto, così come descritto nella documentazione allegata alla predetta istanza di verifica, e di escluderlo dalla procedura di V.I.A. di cui al Titolo III della Parte II del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. con le seguenti prescrizioni:

a)      all’interno del perimetro di scavo non potranno essere allestiti depositi di carburante, detergenti e lubrificanti a servizio dei mezzi d’opera e dell’impianto di lavorazione. Anche i rifornimenti di carburante dovranno essere effettuati in aree esterne a quelle di scavo. Il proponente dovrà inoltre predisporre una procedura di intervento per la bonifica di eventuali sversamenti di oli o carburante in caso di incidente che dovesse avvenire all’interno dell’area di cava (zone di scavo e pertinenze);

b)      dovranno essere previsti ed effettuati interventi sulla Roggia Manfrina tesi ad assicurare l’impedimento di potenziali infiltrazioni che possano interagire su gradi di instabilità delle scarpate di cava;

c)      il proponente dovrà produrre uno studio tecnico e idraulico che approfondisca e dimostri il corretto dimensionamento del bacino di fitodepurazione, così da assicurare l’efficienza della funzione cui è preposto. Il pozzo assorbente dovrà essere ubicato in una posizione che consenta di effettuare eventuali interventi di manutenzione, in caso di malfunzionamento dell’opera;

d)      il proponente dovrà effettuare nuove verifiche di stabilità lungo le sezioni di ricomposizione ambientale, che tengano in considerazione gli effetti indotti dal carico delle specie vegetali che saranno piantumate in corrispondenza delle scarpate.

2.       di dare atto che avverso il presente provvedimento, è ammesso ricorso giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) oppure in via alternativa al Presidente della Repubblica, nei termini e nelle modalità previste dal Decreto Legislativo n° 104/2010;

3.       di notificare il presente provvedimento alla ditta FERRARO INERTI SRL Via Pierobon, 5/7 35010 Limena (PD) e di comunicare l’avvenuta adozione dello stesso al Comune di Loria (TV) e al Comune interessato: Rossano Veneto (VI), alle Provincie di Treviso e di Vicenza e alla Direzione Regionale Geologia e Georisorse;

4.       di pubblicare integralmente il presente decreto nel Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Alessandro Benassi

Torna indietro