Delibera di Giunta Comunale n. 164 del 18 dicembre 2019
Accordo di Programma tra la Citta' Metropolitana di Venezia e il Comune di Fossalta di Piave per la realizzazione di una mini rotatoria tra la S.P. n. 48 - via Ragazzi del '99 e la S.P. n. 50 - via Argine San Marco nel centro di Fossalta di Piave
Tutto ciò premesso e considerato, le parti come sopra individuate, convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1 Premesse
Le premesse formano parte integrante del presente accordo.
Art. 2 Oggetto dell’accordo e modalità
Il presente Accordo di Programma riguarda la definizione puntuale delle modalità di attuazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, definitivo ed esecutivo, della realizzazione, del finanziamento e della gestione dell’opera pubblica denominata “Realizzazione di una mini rotatoria tra la S.P. n. 48 – Via Ragazzi del ’99 e la S.P. n. 50 – Via Argine San Marco nel centro di Fossalta di Piave”, consistente nella sistemazione e messa in sicurezza dell’intersezione tra la S.P. n. 48 e la S.P. n. 50, e la realizzazione di un collegamento pedonale con l’Argine San Marco”;
Art. 3 Oneri
Con riferimento all’opera di cui all’oggetto:
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la Città Metropolitana di Venezia:
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finanzierà per Euro 150.000,00 l’importo del quadro economico generale di spesa dell’opera previsto di Euro 150.000,00;
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autorizzerà le lavorazioni ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285;
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svolgerà le funzioni di assistenza al procedimento espropriativo;
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sarà responsabile a propria cura e spese, delle S.P. n. 48 e n. 50, in base agli accordi in essere, escluso quanto indicato nel seguente punto 9 della lettera B);
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il Comune di Fossalta di Piave:
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individuerà il responsabile del procedimento ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. 18.04.2016, n. 50 e s.m.i.;
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eseguirà il progetto definitivo ed esecutivo dell’opera, compreso il coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione;
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disporrà la costituzione dell’Ufficio di Direzione Lavori ed individuerà l’eventuale coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione ai sensi del D.Lgs. 09.04.2008, n. 81;
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sarà responsabile delle operazioni di collaudo nelle modalità previste dall’ art. 102 comma 2 del D.Lgs 50/2016 smi;
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effettuerà la verifica del progetto definitivo ed esecutivo e la successiva validazione, ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 18.04.2016, n. 50 e s.m.i.;
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provvederà ad attestare la conformità urbanistica dell’opera complessiva, ai sensi dell’art. 25, comma 3, della L.R. 27/2003 e ss.mm.ii., adottando le varianti agli strumenti urbanistici eventualmente necessarie allo scopo;
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ai sensi del D.P.R. 08.06.2001, n. 327, svolgerà le funzioni di Autorità Espropriante per l’acquisizione delle aree private necessarie alla realizzazione dell’opera, ed approverà gli atti di esproprio e disporrà le relative liquidazioni;
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svolgerà le funzioni di stazione appaltante per l’affidamento del contratto di esecuzione dei lavori, in conformità al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. e al D.P.R. 05.10.2010 n. 207 (per le parti ancora in vigore) e al Decreto 7 marzo 2018 , n. 49 del Ministero delle infrastrutture;
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sarà responsabile a propria cura e spese, della custodia e della manutenzione ordinaria e straordinaria dei nuovi marciapiedi, dell’isola centrale e delle isole divisionali della rotatoria tra le S.P. n. 48 e n. 50, e della relativa segnaletica verticale afferente alle nuove opere;
Art. 4 Costo dell’opera e finanziamento
Il costo complessivo dell’opera, ammonta ad Euro 150.000,00 e sarà interamente finanziato per la medesima somma di Euro 150.00,00 dalla Città Metropolitana di Venezia, come già specificato al punto A.1 del precedente articolo 3.
La quota a carico della Città metropolitana verrà trasferita al Comune, a rendicontazione, previo visto di regolarità tecnica degli atti contabili, apposto dal competente Dirigente del Servizio Viabilità della Città metropolitana di Venezia o dal Responsabile dell’Unità operativa competente del citato Servizio, secondo le seguenti modalità:
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in acconto, per stati d’avanzamento dei lavori principali e secondari e per qualsiasi spesa sostenuta nell’ambito delle somme a disposizione del quadro economico generale complessivo, fino alla concorrenza del 90% della quota di finanziamento;
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il saldo del 10% residuale verrà erogato dopo la consegna alla Città metropolitana di Venezia degli elaborati di as-built, del provvedimento di approvazione da parte dell’organo competente del certificato di collaudo o di regolare esecuzione nonché di una relazione attestante le spese complessivamente sostenute;
L’erogazione della somme da parte della Città Metropolitana di Venezia al Comune di Fossalta di Piave avverrà a partire dall’annualità 2020.
L’importo verrà erogato al Comune di Fossalta di Piave in proporzione allo stato d’avanzamento lavori, con la necessità che prima della liquidazione del saldo finale dovrà essere redatta una relazione acclarante la spesa complessivamente sostenuta con riferimento all’intero quadro economico generale di spesa dell’opera.
Il Comune deve rendicontare la spesa entro 2 anni dalla firma del presente accordo, salvo proroghe opportunamente motivate e soggette ad autorizzazione della Città metropolitana.
Il saldo delle somme da erogare sarà comunque ridotto delle eventuali economie risultanti dalla predetta relazione acclarante.
Eventuali economie tuttavia potranno, essere utilizzate per lavori di completamento inerenti l’opera stessa previa autorizzazione rilasciata dal Dirigente della Città metropolitana.
Il Comune di Fossalta di Piave con la sottoscrizione del presente accordo si impegna inoltre a reperire tutte le ulteriori risorse finanziarie, che risultassero necessarie durante la progettazione o la realizzazione, per migliorare, completare e comunque per garantire la funzionalità dell’opera.
In ogni caso, nessun maggior onere potrà essere addebitato alla Città metropolitana per la realizzazione delle opere di cui al presente accordo.
Art. 5 Progettazione delle opere, varianti progettuali, dichiarazione di pubblica utilità e procedure espropriative
La progettazione dell’opera, redatta in conformità alla normativa vigente, sarà realizzata ed approvata dal Comune.
Il Comune trasmetterà alla Città metropolitana:
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copia del progetto definitivo per l’acquisizione dell’autorizzazione di cui all’art. 26 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285 e ss.mm.ii. e della concessione d’uso gratuito del sedime demaniale su cui insiste la nuova rotatoria;
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copia del progetto esecutivo per la presa d’atto dell’ingegnerizzazione del progetto.
La Città metropolitana, mediante un provvedimento dirigenziale, autorizzerà ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285 la realizzazione delle opere. L’autorizzazione verrà rilasciata sul progetto sviluppato a livello definitivo composto dagli elaborati esaustivi e previsti dalla normativa vigente. Il Comune dovrà realizzare le opere come da progetto autorizzato.
Il Comune potrà proporre alla Città metropolitana in sede esecutiva l’introduzione di varianti, utili per la migliore esecuzione delle opere, non comportanti sostanziali modifiche all’opera autorizzata e alle caratteristiche dell’intervento. A tal fine il Comune dovrà redigere un apposito progetto di variante su cui la Città metropolitana rilascerà la relativa autorizzazione ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 30.04.1992, n. 285.
La Città metropolitana potrà richiedere al Comune l’introduzione, anche in corso lavori ed in fase di collaudo, di varianti che riterrà necessarie al solo fine di migliorare le finalità che l’opera intende perseguire.
Per la realizzazione delle opere, ove è prevista l’espropriazione di aree intestate ad altre ditte non firmatarie del presente atto, la cui specificazione sarà indicata nel Piano Particellare d’Esproprio allegato al progetto definitivo. Al fine di acquisire dette aree, il Comune svolgerà le funzioni di Autorità Espropriante, così come individuata dal D.P.R. 08.06.2001, n. 327 e ss.mm.ii., supportato dalla Città metropolitana come indicato al precedente articolo 3.
L’approvazione del progetto definitivo da parte del Comune costituisce dichiarazione di pubblica utilità ai sensi del D.P.R. 327/2001.
Le aree espropriate necessarie per la realizzazione dell’opera in oggetto saranno iscritte al demanio della Città metropolitana.
Il Comune con la sottoscrizione del presente accordo si impegna a cedere gratuitamente alla Città metropolitana le aree sopra descritte, assumendosi anche gli oneri relativi alla redazione degli atti di trasferimento delle proprietà alla Città metropolitana. Il Comune si impegna a fornire copia in originale del tipo frazionamento e di tutti i relativi allegati (mod. 51, DocFa, ecc..), necessari per consentire le volturazioni sia al N.C.T. che al N.C.E.U.. Prima della presentazione all’Agenzia del Territorio, i rilievi di frazionamento dovranno essere visionati dal competente Ufficio Espropri della Città metropolitana.
Tutte le spese relative al frazionamento saranno a carico del Comune.
Le relative varianti urbanistiche propedeutiche al procedimento di espropriazione per pubblica utilità saranno a cura e spese del Comune.
Contestualmente al rilascio dell’autorizzazione sopra citata, la Città metropolitana concederà al Comune, ai sensi dell’art. 64 del D.P.R. n. 495/92, l’uso delle aree del proprio demanio necessarie alla realizzazione dell’intervento oggetto del presente accordo. Tale concessione non è a titolo oneroso, come previsto dall’art. 54, comma 1, punto e), del “Regolamento della tassa per l’occupazione di spazi ed aree di pertinenza della Provincia”
Art. 6 - Collaudo delle opere
Il Comune sarà responsabile delle operazioni di collaudo dell’opera che sarà svolto nelle modalità previste dall’ art. 102 comma 2 del D.Lgs 50/2016 smi;
La visita per l’emissione del certificato di regolare esecuzione dovrà avvenire alla presenza di un tecnico incaricato dalla Città metropolitana.
Il Comune dovrà comunicare alla Città metropolitana almeno quindici giorni prima la data programmata per lo svolgimento di detta visita.
Art. 7 Vigilanza sull’Accordo
La vigilanza sull’esecuzione del presente accordo è attribuita al Sindaco della Città metropolitana di Venezia.
Art. 8 Controversie
Le eventuali controversie non risolte bonariamente verranno deferite al Tribunale di Venezia.