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Bur n. 10 del 05 febbraio 2016


Materia: Statuti

COMUNE DI CURTAROLO (PADOVA)

Deliberazione Consiglio comnale n. 47 del 10 novembre 2014

Modifiche allo statuto comunale approvato con atto di consiglio comunale n° 11 del 9 febbraio 2006, modificato con deliberazioni di c.c. n° 16 del 4 luglio 2013 e n° 4 del 9 aprile 2014.

Sono stati inseriti due nuovi articoli:

Art.6 – Diritto all’acqua e dei principi per la gestione del servizio idrico integrato

  1. Il Comune di Curtarolo riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. Garantisce che la proprietà e la gestione della rete e degli impianti di acquedotto, distribuzione, fognatura e depurazione siano pubbliche e inalienabili, nel rispetto delle normative comunitarie e nazionali.
  2. Il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale di interesse generale. Il Comune, in attuazione della Costituzione e in armonia con i principi comunitari, per promuovere nel proprio territorio la coesione sociale e la solidarietà, garantire la protezione dell’ambiente e della salute ed assicurare l’accesso all’acqua per tutti i cittadini con pari dignità e in misura sufficiente, si impegna, nell’ambito delle competenze che gli sono riconosciute dalla legge, a far sì che la gestione del servizio idrico integrato sia effettuata da un soggetto a totale partecipazione pubblica, con le caratteristiche di seguito riportate:
  1. Individuazione mediante in house providing;
  2. Esclusione del profitto della gestione;
  3. Non soggezione delle regole della concorrenza e del mercato;
  4. Efficienza e trasparenza nella gestione, con modalità operative che assicurino il coinvolgimento, la partecipazione e l’impegno condiviso dei cittadini.

 Art. 7 - Pari opportunità

  1. Il Comune di Curtarolo attua condizioni di pari opportunità tra uomo e donna, nell’esercizio delle funzioni istituzionali e nelle responsabilità di gestione dei pubblici servizi.
  2. Il Comune si impegna a creare le condizioni di pari opportunità tra i sessi nello svolgimento della vita sociale ed in tutti i suoi aspetti.
  3. I Regolamenti Comunali di organizzazione favoriscono, anche mediante una diversificata organizzazione del lavoro, delle sue condizioni e dei tempi, l’equilibrio fra responsabilità familiare e professionali delle donne.
  4. Il Consiglio Comunale può istituire presso il Comune di Curtarolo la Commissione o il Comitato delle Pari Opportunità per il perseguimento degli obiettivi di cui ai precedenti commi.
  5. La composizione, i compiti ed il funzionamento della Commissione o del Comitato delle Pari Opportunità saranno disciplinati con proprio Statuto e/o regolamento.

L’inserimento dei nuovi articoli e l’eliminazione, dal n° 19 al n° 23, degli articoli abrogati con le precedenti deliberazioni di C.C. n° 16/2013 e n° 4/2014, hanno reso necessaria una revisione complessiva dell’articolato con conseguente rinumerazione degli articoli successivi.

 Sono stati oggetto di modifica i seguenti articoli:

Art. 24 – Sessioni e convocazione:

  • al comma 5, dopo “la consegna deve risultare da dichiarazione del messo comunale viene aggiunto ovvero a mezzo di posta elettronica certificata.

Art. 28 - Commissioni consiliari:

  • al comma 7, dopo la parola “consulte” viene aggiunta o comitati;
  • al comma 8 il termine “consulte” viene sostituito con consulte-comitati.

Art. 38 – Composizione:

  • il comma 1 viene riformulato nel seguente modo: La Giunta è composta dal Sindaco e da quattro assessori, di cui uno è investito della carica di Vicesindaco.
  • al comma 2, il numero massimo di assessori esterni al Consiglio passa da “2” a 3.

Art. 72 – Modifica dello Statuto:

  • -il comma 3 viene riformulato nel seguente modo: In caso di proposte di modifica o abrogazione presentate da soggetti diversi dai Consiglieri, il Consiglio comunale nomina una commissione con il compito di valutare quali proposte accettare e sottoporre all’esame del Consiglio stesso entro i primi tre mesi dell’anno successivo.

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